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Mascherine obbligatorie, dove e quali usare? Come averle lavabili (e scontate)?

Ecco un semplice riassunto sulle tipologie di mascherine, dove sono obbligatorie a Forlì e in più uno sconto speciale per i nostri lettori

Il Comune di Forlì ha previsto l'obbligo di utilizzare le mascherine. Ma quando vanno usate e qual è la più adatta per noi, dal momento che esistono diverse tipologie di mascherine? Quale scegliere?

Mascherine lavabili scontate del 15%: come averle?

Quando indossare la mascherina?

Utilizzare le mascherine ha senso in contesti in cui vi è un’elevata circolazione del virus, oppure dove non si possono mantenere le distanze necessarie tra chi è infetto e chi non lo è. In tutte queste situazioni il dispositivo è quindi una barriera fisica necessaria tra la persona contagiata, spesso asintomatica, e gli altri.

Fondamentali per gli operatori sanitari e di assistenza sociale, le mascherine diventano indispensabii anche per tutti i cittadini che si muovono e che lavorano durante la pandemia.

In particolare, a Forlì è obbligatorio indossare la mascherina: 

  • negli uffici pubblici;
  • negli esercizi commerciali (negozi, librerie, attività che in base alla normativa vigente sono regolarmente aperte);
  • nei supermercati;
  • nelle farmacie.

I 3 tipi di mascherine

Non tutte le mascherine, però, allo stesso modo. Esistono diversi tipi di dispositivi che garantiscono vari gradi di protezione, in base all'utilizzo per cui sono state concepite:

  • Mascherine semplici, a uso igienico: questo dispositivo viene utilizzato in alcuni contesti aziendali o industriali. Si tratta di un prodotto generico, non previsto per l’utilizzo sanitario e che quindi non deve rispettare le norme disposte per le altre tipologie (le mascherine chirurgiche e i filtranti facciali).
  • Mascherine chirurgiche, per uso medico: sono composte da tre strati di tessuto-non-tessuto plissettato che si indossano sul volto grazie a elastici o lacci. Questo tipo di dispositivo deve rispettare determinati requisiti tecnici e passare alcuni test specifici per verificare se la mascherina blocca le goccioline contaminate da batteri.
  • Maschere filtranti: dette anche filtranti facciali per la protezione individuale (da cui FFP), sono mascherine in grado di bloccare il passaggio di particelle di dimensioni estremamente piccole, evitando totalmente eventuali aerosol infetti da virus, ma anche fumi pericolosi. Queste FFP sono i veri e propri dispositivi di protezione individuale e infatti devono rispettare una normativa rigorosa. La loro efficacia filtrante viene indicata con sigle FF da P1 a P3 a seconda della capacità crescente di protezione. In ambito sanitario vengono usate le FFP2 e 3, che hanno un’efficacia filtrante rispettivamente del 94% e del 99% e sono le più indicate per bloccare i virus. Se sono monouso, queste maschere vanno gettate dopo un turno di utilizzo o dopo un determinato numero di ore.

In generale è bene ricordare che l'uso della mascherina non deve far abbassare il livello di guardia sul rispetto di tutte le norme igieniche previste per prevenire la diffusione del coronavirus, come lavarsi spesso le mani, tossire e starnutire nell'incavo del gomito, soffiarsi il naso usando fazzoletti monouso.

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Come riporre le mascherine in sicurezza?

Ora che conosciamo le tipologie delle mascherine e i contesti in cui è necessario indossarle, è importante capire come toglierle e dove riporle. Innanzitutto è importante maneggiarle solo dagli elastici e mai dalla parte anteriore, sul cui filtro potrebbe essere presente il virus. Bisogna poi tenere a mente che quando vengono tolte in casa, possono essere contaminate. È quindi assolutamente sconsigliato lasciarle sul tavolo della cucina o su un mobile. Meglio scegliere una "zona filtro" all'ingresso della casa o, se vi è la possibilità, una parte all'esterno, e lasciare il dispositivo all'aria almeno 24 ore.

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