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Santa Sofia, Hera potenzia la raccolta differenziata dell’olio alimentare

In arrivo entro metà dicembre 37 nuove colonnine per la raccolta stradale dell’olio alimentare esausto: la prima oggi a S. Sofia. Recentemente siglato con Eni un accordo per trasformare l’olio vegetale in biocarburante per i mezzi Hera della raccolta rifiuti.

Sono oltre 66 le tonnellate di oli alimentari raccolte da Hera nel 2017 e oltre 36 nel primo semestre 2018 nei Comuni di Forlì-Cesena in cui gestisce i servizi ambientali. Una raccolta costantemente in crescita, grazie all’ecomobile, alle stazioni ecologiche e alle colonnine stradali.

37 nuove colonnine in arrivo: la prima a S. Sofia

Per incrementare ulteriormente questa raccolta e renderla sempre più comoda per i cittadini, in collaborazione con le amministrazioni locali e il partner Adriatica Oli è in atto un progetto di potenziamento per inserire, entro metà dicembre, 37 nuove  colonnine per la raccolta stradale degli oli in 17 Comuni. La prima delle nuove colonnine è stata collocata oggi a Santa Sofia in Piazzale Karl Marx, alla presenza dell’assessore all’ambiente Tommaso Anagni e del responsabile servizi ambientali Hera del distretto di Cesena Enzo Gasperini. Un servizio sempre più capillare che, incentivando il corretto recupero, mira anche a scongiurare comportamenti, come lo sversamento degli oli nel lavandino, dannosi per le tubazioni domestiche e gli impianti di depurazione delle acque. La raccolta media pro capite Hera è di 0,3 kg annui, contro una media nazionale di 0,2. Si tratta degli oli adoperati in cucina, gli oli da frittura o utilizzati per conservare gli alimenti nei vasetti: ognuno di noi ne produce circa 5 kg all’anno.

Come raccogliere gli oli alimentari

I contenitori stradali collocati sono di nuova tipologia, rispetto ai precedenti, hanno una capacità di 240 litri e consentono di raccogliere agevolmente l’olio da recuperare aprendo uno sportellino. Infatti, l’olio non va versato direttamente ma deve essere conferito all’interno di normali bottiglie o flaconi in plastica, purché non abbiano un diametro superiore ai 18 cm, chiusi con il loro tappo. L'olio alimentare esausto può essere sempre conferito anche presso le stazioni ecologiche (centri di raccolta) di Hera presenti sul territorio.

Un rifiuto altamente inquinante che diventa una risorsa

Lo scarto dei comuni oli vegetali da cucina costituisce un rifiuto con potere altamente inquinante, in particolare se smaltito attraverso gli scarichi domestici e la rete fognaria. 1 Kg. di olio vegetale esausto può distribuirsi fino a ricoprire una superficie di 1000 mq, inoltre la depurazione delle acque inquinate da olio richiede costi energetici di trattamento fino a 3kWh per ogni Kg di olio impropriamente smaltito, oltre ai costi medi per la manutenzione degli impianti di depurazione. Hera, una volta raccolti gli oli alimentari esausti, li avvia a recupero prevalentemente per la produzione di energia in impianti di cogenerazione oppure per la produzione di biodiesel.

L’accordo fra Eni e Hera per l’economia circolare

Recentemente Hera ha siglato una partnership con Eni finalizzata a trasformare l’olio vegetale esausto in biocarburante per alimentare i mezzi aziendali della raccolta rifiuti urbani. L’accordo prevede che gli oli vegetali esausti di uso domestico, come quelli di frittura, recuperati da Hera attraverso circa 400 contenitori stradali e in circa 120 centri di raccolta, saranno inviati alla bioraffineria Eni di Venezia, a Porto Marghera, primo esempio al mondo di conversione di una raffineria di petrolio in bioraffineria, che lo trasformerà in green diesel, prodotto completamente rinnovabile che costituisce il 15% dell’Enidiesel+.

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