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Coronavirus, non pensiamo alla paura. Ma essere affamati del pensare per creare grandi cose

Il genere umano ha superato ogni sorta di difficoltà e complessità e non sussistono dubbi che anche in questa circostanza darà il meglio di se’ per tagliare il traguardo ambito della guarigione

Buongiorno a tutti, come ben sapete siamo nel bel mezzo di una pandemia sociale che ci sta interessando sempre più dalla prima linea, seppure con diversi gradi di coinvolgimento. Senza entrare nel problema sanitario, che lascio agli esperti valutare, mi preme analizzare invece ciò che potrebbe emergere dall’essere umano per vivere l’opportunità del qui e ora. Partirei dal presupposto di sostituire la parola “paura” con il termine “pensare”, per tanto oserei dire che esiste sempre un modo diverso di pensare.

Se vi dicessi, chi sono coloro che hanno fatto la storia? Vi ricordate a scuola ore, ore di storia, con il fine che indipendentemente dall’annata, colui che ha comportato un evoluzione è colui che ha osato utilizzare il pensiero in modo differente. Non siete d’accordo? Vi ricordo per i più tenaci uno slogan di un tipo che io amo molto: "Siate affamati, siate folli..." (Steve Jobs). E direi di essere affamati dal pensare in modo diverso e di conseguenza nella follia di creare grandi cose.

Partendo da questo presupposto che ho appena citato, vorrei condividere insieme a voi quattro importanti presupposti del caso de quo:

  • Le condizioni del virus stanno spostando l’attenzione da tutto ciò che è effimero a ciò che veramente conta per l’essere umano. Ci hai fatto caso caro lettore o lettrice?
  • La solidarietà sta emergendo come non si notava da tempo, dall’utilizzo dei social network a veri e propi flashmob per non lasciare nessuno in disparte. Stiamo riscoprendo il valore enorme che noi esseri umani siamo interdipendenti l’uno dall’altro, indipendentemente dalla posizione sociale che ricopriamo.
  • Possiamo fare la differenza più che mai in questo momento”. Ora è il momento di poter utilizzare la nostra originalità, il nostro talento; “per creare, evolvere, sostenere l’altro e non di meno scoprire un nuovo modo di vivere ciò che siamo”. Pensando in modo differente (to be different).
  • Ogni caratteristica personale in questo momento è amplificata: dall’egoista emerge ancora più ego, dal pessimista la catastrofe, dalla persona centrata e in armonia la giusta energia, direi che non ci sono dubbi da chi farsi condizionare vero?

Il genere umano ha superato ogni sorta di difficoltà e complessità e non sussistono dubbi che anche in questa circostanza darà il meglio di se’ per tagliare il traguardo ambito della guarigione.

Vi salutò con questa domanda: “Qual’e’ il parassita piu resistente?” Un batterio, un virus? O un'idea resistente, altamente contagiosa che se impossessata dal nostro cervello è quasi impossibile sradicarla?

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