rotate-mobile
Mangiar bene s'impara!

Mangiar bene s'impara!

A cura di Claudia Cecere

L’idratazione corporea: un’azione molto sottovalutata

L’idratazione corporea è forse l’elemento più sottovalutato nell’alimentazione, ma anche quello più importante

Ciao amici, in questo appuntamento i lettori maschi forse si annoieranno, ma potrebbe comunque tornarvi utile… non pensate! La scorsa settimana, post Napoli (ed essendo la prima volta ho mangiato il mondo) e causa Black Friday in cui ho lavorato 11 ore di continuo in negozio (stress a manetta) ho sofferto di ritenzione idrica, soprattutto localizzata nelle gambe. Gambe gonfie, pesanti, chili in più sulla bilancia che mi hanno schiacciato il morale.

L’idratazione corporea è forse l’elemento più sottovalutato nell’alimentazione, ma anche quello più importante. Il credo comune, a causa della cattiva pubblicità, è quello di pensare che bastasse bere acqua con poco sodio per migliorare il problema. In realtà il sodio contenuto nell’acqua potabile è irrilevante. Non bisogna eliminare il sodio quando abbiamo i sintomi della ritenzione idrica. Ma bisogna assumerne il giusto quantitativo.

Da cosa può dipendere la ritenzione idrica? 
1. Scarsa massa cellulare attiva.
Una buona massa cellulare attiva porta a richiamare al suo interno i liquidi. La cellula ricca di glicogeno richiama  l’acqua dalla componente extracelullare. Con la stessa quantità, ma ridistribuita meglio, la donna sembrerà tonica, magra e non flaccida.

2. Migliorare il ritorno venoso.
Una circolazione problematica (sia venosa, che linfatica) può ostacolare il defluire dei liquidi dagli arti. Meno il collagene stringerà i vostri tessuti e più facilmente il ritorno venoso verrà aiutato. Ma attenzione anche essere eccessivamente lassi non va bene. Quindi è importante fare stretching, yoga e pilates, ma non tutti i giorni.

3. Potenziare la pompa muscolare.
La contrazione dei muscoli degli arti inferiori aiuta il sangue a defluire al tronco. Per questo è importante dedicare una parte della giornata alla camminata o ancora meglio alla corsa (a basso impatto). Evitate di stare sia troppo seduti, ma anche troppo fermi in piedi.

4. Dieta ricca di potassio, magnesio e giusta di sodio.
Gli alimenti in natura hanno un bilancio salino opposto ai cibi industriali i quali invece hanno molto sodio e poco potassio e magnesio. Invertire questa tendenza permette alle cellule di richiamare più acqua al loro interno, visto che la componente intracellulare è più ricca di potassio rispetto a quella extracellulare. Oltre a sodio e potassio, anche il magnesio gioca un ruolo indiretto nella ritenzione idrica.

È coinvolto infatti nei processi di equilibrio elettrolitico delle cellule, regola il passaggio di svariati elementi (incluso il potassio) attraverso la membrana cellulare, con lo scopo di mantenere la corretta funzionalità enzimatica e metabolica della cellula stessa. Una sua carenza comporta dunque in generale un affaticamento fisico e un maggiore accumulo di scorie negli spazi interstiziali, che favorisce quindi la ritenzione idrica. È importante tuttavia tenere presente come il sodio sia comunque un minerale essenziale per il nostro organismo e di come la sua assenza comporti effetti collaterali talvolta importanti quali nausea, crampi addominali, stanchezza e apatia mentale.

Vi mando un abbraccio !

Si parla di

L’idratazione corporea: un’azione molto sottovalutata

ForlìToday è in caricamento