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Cronaca

Forlì celebra la Liberazione, il sindaco Drei: "Non c'è pace duratura se non c'è giustizia"

Il sindaco ha evidenziato come "pace, giustizia e lavoro" siano stati necessari "per ripartire dalle macerie fisiche che la guerra aveva prodotto e per rinascere dalle macerie morali che la dittatura aveva dissennato nel tessuto sociale"

"Buon 25 aprile a tutti". Così il sindaco di Forlì, Davide Drei, ha esordito nel discorso che ha tenuto sabato mattina in piazza Saffi, fulcro delle celebrazioni del 70esimo della Liberazione dal nazifascimo. "Celebriamo un momento che è fondamento per il nostro Paese, per la Repubblica, per la casa di tutti gli italiani. La festa della Liberazione coincide non con la resa degli ufficiali tedeschi agli alleati, bensì con il giorno in cui le grandi città del nord si sollevarono. E i patrioti, i partigiani e le forze militari italiani completarono l'opera di riscatto dell'onore italiano, portato avanti dalle donne e dagli uomini della resistenza".

Il sindaco ha evidenziato come "pace, giustizia e lavoro" siano stati necessari "per ripartire dalle macerie fisiche che la guerra aveva prodotto e per rinascere dalle macerie morali che la dittatura aveva dissennato nel tessuto sociale". "Il 25 aprile 1945 non fu un traguardo, ma una partenza", ha evidenziato Drei. "Dal sangue e dalla tragedia è nata la nostra comunità e noi dobbiamo rinnovare l'impegno a costruire pace e giustizia globale. Perchè non c'è pace duratura se non c'è giustizia", ha proseguito il primo cittadino, ricordando anche le vittime del naufragio dei profughi al largo della Libia.

70esimo della Liberazione, la commemorazione (foto di A.Salieri)

Presente anche il deputato Marco Di Maio, che ha ricordato la Liberazione citando una frase del premio Nobel della Letteratura nel 1998 Josè Saramago ha scritto: "Noi siamo la memoria che abbiamo e la responsabilità che ci assumiamo. Senza memoria non esistiamo e senza responsabilità forse non meritiamo di esistere". "Memoria e responsabilità - ha evidenziato il parlamentare - è il compito che la storia ha affidato al nostro tempo, cerchiamo di assolverlo al meglio".

25 aprile 2015, le celebrazioni in Piazza (foto A.Salieri)

Ad aprire le manifestazioni ufficiali la deposizione di corone commemorative ai lampioni dei Martiri, dove nazisti e fascisti appesero i corpi senza vita dei partigiani Iris Versari, Adriano Casadei, Silvio Corbari e Arturo Spazzoli. Accompagnato dalla Banda Città di Forlì, il corteo si è spostato al Sacrario dei Caduti per la Libertà nel chiostro di San Mercuriale. Le autorità cittadine ed un picchetto militare del 66° Reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste” hanno reso onore ai Caduti, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni partigiane.

Si è svolta inoltre la premiazione concorso promosso dall'associazione nazionale Vittime civili di Guerra e del concorso di poesia “Katia Zattoni - Come farfalle diventeremo immensità”, alla quale hanno partecipato un centinaio di persone, a cura di Davide e Guido Fibrosi Cistica Trust Onlus, insignito della medaglia del Presidente della Repubblica. E' seguita la consegna di un riconoscimento ai ragazzi che hanno partecipato al progetto “ProMemoria Auschwitz”.

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