rotate-mobile
Cronaca Bertinoro

Bertinoro in festa per la patrona Madonna del Lago

La Madonna del Lago condivide con la Beata Vergine del Fuoco lo status di compatrona della Diocesi di Forlì-Bertinoro.

Bertinoro è in festa per la patrona Madonna del Lago. Seguendo un canovaccio antichissimo, il santuario settecentesco posto alle pendici del Colle ospita liturgie e funzioni per l’intera giornata. Alla messa delle 6, celebrata dal parroco monsignor Elvezio Pagliacci, seguiranno quella delle 8.30 con pellegrinaggio delle parrocchie di Bertinoro, delle 9.45 con pellegrinaggio del vicariato Bertinoro-Forlimpopoli e delle 11 presieduta da monsignor Dino Zattini, vicario generale emerito della Diocesi, animata dal coro “Alio modo canticum” di Cesena. Nel pomeriggio la festa continua con il rosario alle 15.30 e la messa conclusiva alle 17.30, celebrata da don Giovanni Amati, parroco di Capocolle e direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali. Il programma prevede anche animazione con giochi, momenti conviviali, mercatino dei ragazzi e pesca di beneficenza.

La Madonna del Lago condivide con la Beata Vergine del Fuoco lo status di compatrona della Diocesi di Forlì-Bertinoro. Il santuario si trova in piena campagna, tra Bertinoro e Forlimpopoli, con accesso diretto dalla Via Emilia. Le prime notizie sul popolare luogo di culto risalgono al 1181, quando il vescovo di Forlimpopoli decide di concederne l'amministrazione ai frati camaldolesi dimoranti nella Badia di Santa Maria di Urano di Bertinoro, oggi scomparsa. I monaci mantennero il possesso della chiesa fino all’800, quando passò al clero diocesano e nel 1884 ai missionari del Preziosissimo Sangue di San Gaspare del Bufalo, che la ressero fino al 1938. Il 3 giugno 1857 il santuario ebbe anche il privilegio della visita di papa Pio IX durante il suo viaggio nello Stato Pontificio.

L'immagine è stata venne solennemente incoronata nel 1705 per concessione del Capitolo Vaticano e nel 1793 la Sacra Congregazione dei Riti confermò il titolo di principale patrona della città di Bertinoro, ampliato nel 1935 a tutta la diocesi. Il santuario è stato ampiamente rimaneggiato nel corso dei secoli, dapprima con l'ampliamento del 1279 e poi con gli interventi del 1481. La veste attuale risale al XVIII secolo: in quel periodo ha cambiato persino l'orientamento, in origine rivolto a oriente. L’odierna facciata risale invece al 1875. La chiesa è stata interamente restaurata a partire dal 1975, con il ripristino dell'antica muratura romanica. La Madonna del Lago sorse in zona paludosa, in seguito bonificata.

Secondo la leggenda è stata costruita in quel punto, sulla sponda di un antico lago, proprio perché le acque del bacino avrebbero salvato la sacra immagine della Madonna col Bambino, tuttora conservata all’interno del tempio, dalla furia degli iconoclasti. L’icona appartiene alla scuola greco-bizantina dell'VIII secolo: è dipinta con colori a tempera su tela dorata ed è appoggiata su una tavola di quercia. L'immagine rappresenta la Madonna in trono con il bambino Gesù e misura oltre un metro di altezza, ma di essa è visibile solo la parte superiore, perché quella inferiore è coperta da una lamina d'argento inserita nel 1741.

La tradizione vuole che sia stata donata da alcuni monaci, giunti dalla Grecia, agli abitanti del luogo per ringraziarli dell'ospitalità. Fu sistemata nell'abbazia di Santa Maria d'Urano, in attesa della costruzione di una decorosa cappella nel luogo dove era apparsa a San Rufillo. In seguito all'ordine di bruciare tutte le immagini sacre, un gruppo di iconoclasti accatastò quelle della chiesa di Santa Maria d'Urano e ne fece un rogo. Alcuni cittadini riuscirono a togliere in tempo la Madonna greca e la gettarono nel torrente che scorreva nei pressi. Il giorno dopo fu trovata galleggiante nel lago nel punto dell'apparizione, laddove poggia l’attuale santuario.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Bertinoro in festa per la patrona Madonna del Lago

ForlìToday è in caricamento