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Cronaca Modigliana

Siccità, situazione critica a Modigliana: arrivano le autobotti

Campatello verrà servita, a partire al massimo da lunedì, da due autobotti capaci di 30 metri cubi l’una

Emergenza idrica a Modigliana. Storicamente, la valle del Marzeno (Modigliana e Tredozio) viene alimentata tramite le fonti locali: le acque dei torrenti e di diverse sorgenti del territorio. In questi ultimi giorni si è invece registrata una drastica e inattesa riduzione dell’apporto idropotabile – da 1450 metri cubi al giorno, pari a 16 litri e mezzo al secondo, fino all’1 agosto; ai 700 metri cubi, pari a 8 litri al secondo, distribuiti nella giornata di ieri - le cui cause sono tuttora al vaglio dei tecnici.

Intanto, però, Romagna Acque si è immediatamente attivata per ridurre al minimo i disagi causati da questa riduzione dell’acqua proveniente dalle abituali fonti: attivando e integrando fin da subito altre risorse e modalità distributive. In primo luogo, si sta lavorando per mettere in produzione la sorgente del Molinetto e collegarla all’attuale impianto del Campatello, il che potrà fornire un apporto di 30 metri cubi al giorno.

Sempre Campatello verrà servita, a partire al massimo da lunedì, da due autobotti capaci di 30 metri cubi l’una: garantendo diversi spostamenti nell’arco di una giornata, si mira a fornire un apporto giornaliero medio di 250-300 metri cubi. Fin dal pomeriggio di sabato, infine, anche l’autocisterna di Romagna Acque (quella che abitualmente presenzia ad eventi e iniziative varie sul territorio) verrà portata in centro a Modigliana: la sua capienza è di 4mila litri, pari a 4 metri cubi.

“Stiamo monitorando con grande attenzione la situazione di Modigliana – spiega il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè - e lunedì ci sarà un ulteriore confronto fra i vari tecnici territoriali, sia per capire le cause dell’improvviso calo di risorsa, sia per monitorare le soluzioni che abbiamo messo in campo. E, pur sperando che non ce ne sia bisogno, siamo pronti ad affrontare un’analoga emergenza nel caso dovesse verificarsi anche nel territorio di Tredozio, che è quello
immediatamente a monte di Modigliana”.

A queste iniziative messe in campo da Romagna Acque se ne aggiungono altre di Hera. Nella giornata di venerdì, come attività primaria è stata monitorata la situazione dei siti sensibili (l’unità ospedaliera con 12 degenti, il Centro Anziani di via Spazzoli e la mensa a servizio delle stesse strutture): Già nella giornata di sabato  nella mensa, dove il servizio era attivo ma la pressione molto bassa, si è proceduto con il riempimento dell’accumulo, mentre per il Centro Anziani e l’unita ospedaliera si stanno predisponendo due cisterne. Inoltre sono state attivate immediatamente tre autobotti a supporto dei serbatoi alimentati da Campatello ed è stato aumentato il personale a supporto delle persone reperibili già sul posto. In tarda serata, per limitare il disservizio, che impattava solo sulla parte più alta del centro abitato, in accordo con l’amministrazione comunale, Hera ha posizionato in Piazza Cesare Battisti un’autobotte, tuttora in attività, per la distribuzione dell’acqua potabile al servizio della popolazione. Inoltre viene installata in Piazza De Gasperi una cisterna fissa per la distribuzione dell’acqua potabile a servizio dei cittadini che consentirà di poter utilizzare l’autobotte per il reintegro degli impianti. Per limitare il più possibile l o stato di criticità, la situazione sarà presidiata e costantemente supportata in sito dal personale Hera.
 
Anche il deputato Marco Di Maio sta seguendo da vicino la situazione nel comune di Modigliana venutasi a creare per effetto di un'improvvisa crisi di capacità delle fonti idriche. "Una situazione non prevedibile in queste dimensioni - afferma - e che non è responsabilità di nessuno, se non del caldo anomalo e perdurante. Certo, andrà chiarito se ci sono altre cause che hanno ridotto così drasticamente la capacità del fiume al punto di dimezzare in poche ore la distribuzione da 16 a 8 litri al secondo". 

Il parlamentare ha parlato sia con il sindaco, Valerio Roccalbegni, che in più circostanze con il presidente di Romagna Acque, Tonino Bernabè. "Gli interventi per ridurre al minimo possibile i disagi provocati da questa situazione sono stati attuati tutti. Autobotti, un'autocisterna, l'attivazione di diverse sorgenti, la mobilitazione nei confronti di Hera affinchè si attivi con mezzi propri a supporto". 

"Nel frattempo - aggiunge il deputato - sono state attivate anche la Protezione civile regionale e il Servizio autorità di bacino per quanto di loro competenza per il monitoraggio del fiume e delle ragioni di un così drastico e improvviso calo della capacità".

Dunque una risposta tempestiva del territorio per ridurre al minimo i disagi di fronte ad un'emergenza non prevedibile con queste dimensioni. "Una risposta - afferma Di Maio - che non sarebbe stata possibile se non ci fosse la disponibilità di Romagna Acque (che, giova ricordarlo, non è il gestore del servizio, compito che spetta da Hera). Rimane da affrontare il problema in prospettiva, per capire come dotare questa parte di territorio romagnolo di un sistema di distribuzione dell'acqua che metta al riparo da situazione analoghe. L'intero territorio deve definire questa come una priorità nell'ambito degli investimenti complessivi previsti per la rete idrica". 

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