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Nel ricordo di Maria Cristina Gori: aperta la mostra su Antonello Moroni

è stata inaugurata la mostra “Le Eleganti Carte di Antonello Moroni”, seguito ideale della rassegna “Il Solco Sottile di Antonello Maroni”, tenutasi nel 2016 a Palazzo Romagnoli. La rassegna si concluderà il 16 giugno prossimo.

inaugurata la mostra “Le Eleganti Carte di Antonello Moroni”, seguito ideale della rassegna “Il Solco Sottile di Antonello Maroni”, tenutasi nel 2016 a Palazzo Romagnoli. All’inaugurazione ufficiale, operata dal sindaco di Forlì Davide Drei, erano presenti l’assessora comunale alla Cultura Elisa Giovannetti, il promotore Franco Sami, la curatrice Marica Guccini e l’ex direttrice del Servizio cultura e musei del Comune di Forlì, Cristina Ambrosini, che avviò l’intera operazione nel 2013. “Il nostro intento – dichiara l’assessore Giovannetti - è continuare nella politica di valorizzazione del patrimonio documentale e artistico forlivese, a partire dalle eccellenze conservate nei musei civici forlivesi: il Fondo Moroni è uno di questi. Credo che anche questo progetto vada nella direzione intrapresa dalla grande studiosa Maria Cristina Gori, di disvelare le nostre ricchezze nascoste grazie ad una ricerca accurata e a tutto campo”.

Nel ricordo di Maria Cristina Gori: aperta la mostra su Antonello Moroni

Nel biennio 2014-2015 la dottoressa Marica Guccini, vincitrice della borsa di studio offerta dall'ingegner Franco Sami in ricordo della moglie Maria Cristina Gori, a dieci anni dalla sua scomparsa avvenuta il 2 ottobre 2006, ha avuto modo di studiare in maniera organica la ‘Donazione Antonello Moroni’, composta da disegni, incisioni, xilografie, matrici lignei ed ex-libris donati nel 1953 dalla vedova dell’artista, Paola Moroni Fumagalli”. Questo lavoro ha consentito alla borsista di riscoprire la figura artistica di Antonello Moroni (Savignano di Romagna, 20 settembre 1889 – Gatteo Mare, 23 settembre 1929), caduto nel dimenticatoio già l’indomani della scomparsa. “Non mi sarei mai immaginato – dichiara l’ing. Sami – che Palazzo Merenda custodisse un tesoro documentale così importante come la donazione Moroni. L’arte incisoria non è seconda a nessuno e sarei lieto se dalla vista di questo lavoro di ricerca così accurato, scaturissero nuovi incisori in grado di continuare un’attività così qualificata. Grazie a patrimoni come questo che vanno ad aggiungersi alle mostre di livello internazionale allestite al San Domenico dal 2004, Forlì può ben figurare nel ristretto lotto delle città d’arte”.

Allestita al primo piano del San Domenico, nel lungo e ampio corridoio di accesso alla Pinacoteca Civica, la mostra “Le Eleganti Carte di Antonello Moroni” consta di ben 130 opere fra disegni, stampe, matrici xilografiche, libri e alcuni oggetti di uno dei più interessanti esponenti della grafica italiana d’inizio Novecento. “Già nel corso della prima fase della mia ricerca – dichiara Marica Guccini – sono stati rinvenuti sette album riconducibili al fondo Moroni conservati nella Biblioteca Comunale “Aurelio Saffi” di Forlì: si tratta di lavori di straordinaria qualità (oltre 660 pezzi tra disegni, bozzetti e stampe dell’artista) che hanno reso necessario avviare una seconda fase del progetto di valorizzazione e riscoperta del grande incisore”. Suddivisa in nuclei descrittivi dei diversi materiali contenuti negli album, l’esposizione permette di ricostruire i rapporti fra i tanti disegni preparatori dell’artista e le sue stampe principali, dedicando poi un approfondimento all’importante attività dello xilografo nel campo dell’editoria.

La rassegna è inoltre l’occasione per riscoprire l’antica tecnica dell’incisione su legno, recuperata dall’oblio all’inizio del secolo scorso dagli xilografi della cerchia di Adolfo De Carolis, fra cui primeggia proprio il “nostro” Antonello Moroni. La mostra “Le Eleganti Carte di Antonello Moroni” è inserita nel percorso di visita dei Musei San Domenico e compresa nel biglietto d’ingresso dei Musei Civici (intero euro 5,00 – ridotto euro 3,00) e si concluderà il 16 giugno prossimo. Un altro passo verso la valorizzazione del patrimonio storico forlivese, nello stile di Maria Cristina Gori. 

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