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Cronaca

Olimpiadi, il tedoforo Willy Palamara torna dalla Corea del Sud: "Esperienza che ti cambia la vita"

William Palamara, 36enne, il 5 gennaio ha corso la staffetta per le strade della città di Suwon in Corea del Sud.

A un mese dalle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018, 19 italiani sono rientrati pochi giorni fa dalla Corea del Sud, dove il 5 e il 6 gennaio hanno rappresentato l’Italia portando la Torcia Olimpica. 19 tedofori italiani su 7500 selezionati nel mondo. Tra questi c'era anche il forlivese William Palamara, 36enne, che il 5 gennaio ha corso la staffetta per le strade della città di Suwon in Corea del Sud.

"L'esperienza da Tedoforo in Corea ti cambia la vita - racconta emozionato Palamara -. Nel momento in cui scendi dall’autobus che ti accompagna al punto di partenza, vieni travolto dall’entusiasmo delle tante persone che sono li a pochi metri da te e che vogliono salutarti, abbracciarti, fotografarti, perché per loro rappresenti le Olimpiadi. L'emozione è tantissima e nel momento in cui hai in mano la torcia accesa ti senti attraversare da un brivido. Ti guardi attorno e comprendi che tutti gli occhi sono puntati su di te. In pochi secondi ti trovi attorno decine di poliziotti, bodyguard, fotografi e tantissima gente che ti incita e grida il tuo nome. Comprendi solo in quel preciso istante il vero ruolo del tedoforo: testimone di sport, pace e speranza".

William, che è stato il 2° italiano ad accendere la Torcia Olimpica, era stato selezionato perché definito un “dreamer”. Il suo è il sogno di una vita. Dall’età di 12 anni ha il diabete, una malattia dalla quale non si guarisce. Impegnato da anni nel volontariato con l’associazione Diabete Romagna Onlus nel sostenere chi come lui ogni giorno vive con questa patologia e organizzatore insieme a centinaia di volontari dell'evento sportivo solidale “Diabetes Marathon” che si svolgerà anche quest'anno il 15 aprile a Forlì (www.diabetesmarathon.it) per sostenere i bambini con diabete. Con la torcia accesa in mano, dalla Corea del Sud, ha voluto lanciare un messaggio importante di speranza.

“Sapevo di essere in diretta mondiale sui canali Youtube dell’organizzazione olimpica, ero lì per comunicare un messaggio importante e con la torcia accesa in mano e la voce un po' strozzata dall'emozione ho gridato "This torch is for diabetic people and diabetic children in the world. Don’t stop to follow your dreams". Un messaggio detto volutamente in inglese perché potesse essere compreso non solo dai 5 milioni di italiani con diabete come me, ma in tutto il mondo, a partire da quelle tante persone coreane che mi stavano incitando a pochi metri di distanza", racconta.

In tanti dall'Italia, anche se erano le 4.30 di notte a causa del fuso orario, hanno seguito in diretta quei momenti, e in tanti fin da subito hanno voluto, attraverso i social, testimoniare la propria solidarietà. Tra i tanti bellissimi messaggi ricevuti uno in particolare ha colpito il tedoforo romagnolo, quello di una mamma che ha scritto: “Ho pianto a sentire le tue parole! Grazie dal profondo del cuore da parte mia e soprattutto da parte di mio figlio Alessandro, 9 anni, diabetico". "Ricevere questo messaggio ti fa capire che nella vita non si possono avere rimpianti per non averci provato - evidenzia -. Non sono un atleta, non sono un personaggio importante, sono solo una persona comune che vuole trasmettere ciò che nella vita ha appreso. Ho dedicato la torcia alle persone e ai bambini con diabete ed ora che sono rientrato in Italia con la torcia, voglio che siano proprio tutti loro a poterla vedere e toccare con mano. Da oggi inizia il vero percorso di testimonianza del tedoforo".

Palamara lunedì ha proprio voluto iniziare il suo percorso di testimonianza dal reparto di diabetologia dell'ospedale “Morgagni-Pierantoni” di Forlì, dove tutto ebbe inizio in un giorno di fine dicembre del 1993 quando gli venne diagnosticato il diabete. Il prossimo obiettivo sarà incontrare tutti quei bambini ai quali ogni anno è dedicato l'evento Diabetes Marathon, che si svolgerà il 15 aprile e per il quale sono già aperte le iscrizioni e che ogni anno raccoglie migliaia di persone da tutta Italia per camminare e correre in solidarietà.

William Palamara-3

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