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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

A 15 e 17 anni tentano la rapina con un taser, messi in fuga dalla reazione del tabaccaio

A 15 e 17 anni hanno tentato una rapina ai danni di un bar-tabacchi. Incappucciati, come malviventi vissuti. Ma il colpo è fallito, bloccato dalla reazione - forse un po' avventata - del titolare

A 15 e 17 anni hanno tentato una rapina ai danni di un bar-tabacchi. Incappucciati, come malviventi vissuti. Ma il colpo è fallito, bloccato dalla reazione - forse un po' avventata - del titolare 81enne, esasperato per i continui furti e rapine, che ha brandito una sedia per difendersi da quell'oggetto che gli è stato puntato contro e allontanare i malintenzionati.  La Polizia di Stato ha arrestato poco dopo i due minorenni ritenuti gli autori del colpo.

La tentata rapina

Il tutto è avvenuto nel primo pomeriggio di mercoledì, intorno alle 15.30. Nella tabaccheria che si trova nella rotonda centrale della frazione di Villagrappa, in via del Braldo, il  titolare del bar, un 81enne forlivese, si è trovato di fronte due giovani incappucciati ed armati di uno storditore elettrico (il cosiddetto “taser”, un attrezzo che dà una scarica elettrica, di libera vendita su internet). I banditi hanno preteso il denaro in cassa, ammontante in quel momento ad alcune centinaia di euro, ma non hanno fatto i conti con l'inattesa e pronta reazione dell'anziano che, ben lungi da consegnare il denaro, li ha affrontati e respinti urlando e brandendo una sedia, usata anche come barriera per evitare di restare colpito e stordito dalla scarica elettrica.

Il taser usato nella rapina: IL VIDEO

Le indagini

Grazie al dispositivo di controllo del territorio predisposto dal questore Loretta Bignardi per contrastare questo tipo di azioni predatorie, sul posto sono giunte immediatamente una volante e due pattuglie della Squadra Mobile. I poliziotti della Mobile, diretto da Mario Paternoster, attraverso la deposizione della vittima e il contributo di alcuni passanti, sono riusciti in poco tempo a ricostruire buona parte del percorso di fuga. Gli agenti a quel punto hanno intuito che i due potessero essersi nascosti nei pressi ed hanno fatto degli appostamenti. Questa iniziativa è stata premiata perché pochi minuti dopo sono stati visti uscire da una abitazione due giovani che, per descrizione fisica, sembravano corrispondenti agli autori del fatto. Sebbene non coincidessero i capi di abbigliamento che indossavano e che erano stati minuziosamente descritti dal barista, gli operatori hanno deciso di intervenire ugualmente, bloccandoli e sottoponendoli a immediata perquisizione. All’interno di uno zaino in loro possesso sono così spuntati i vestiti sporchi di fango poco prima utilizzati per la commissione del reato. Per le accuse i due stavano cercando di disfarsene per cancellare le prove a loro carico.

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