A Camponogara ricordato il forlivese Alfredo Ortali, volontario della Grande Guerra
Nell'occasione il riconoscimento è stato attribuito anche al forlivese Ennio Ortali, nipote di Alfredo, il cui nonno nel 1915, quando era dipendente del Comune di Dolo, partì come volontario
Domenica, nella sede del Municipio di Camponogara, si è tenuta la quinta edizione della cerimonia di consegna dei “Gagliardetti della Memoria di Riviera al Fronte”, che omaggia i reduci e i loro parenti per non dimenticare le storie di chi ha combattuto durante il Primo conflitto mondiale. Fino ad ora sono stati ricordati più di 100 soldati nati o vissuti nella zona della Riviera del Brenta. Nell'occasione il riconoscimento è stato attribuito anche al forlivese Ennio Ortali, nipote di Alfredo (Forlì 1880-1962), il cui nonno nel 1915, quando era dipendente del Comune di Dolo dove ricopriva le mansioni di archivista, partì come volontario.
Alfredo Ortali, militante del Partito Repubblicano di Forlì e fin da giovane acceso propagandista delle idee mazziniane, fu un convinto interventista e all'entrata in guerra dell'Italia lasciò, a trentacinque anni, la moglie e i tre figli, di cui uno in fasce, Elvezio nato nel 1914 (molti forlivesi ricorderanno quest'ultimo per essere stato presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio di Forlì, a lui è intitolato l'antistadio di via Campo di Marte), per arruolarsi nella Brigata "Alpi", erede dei "Cacciatori delle Alpi" di Giuseppe Garibaldi, dove militò, sino a diventarne comandante, Peppino Garibaldi (1879-1950), nipote dell'eroe dei due mondi. Alfredo Ortali ha lasciato un diario che nel 2008 è stato pubblicato dall'editore Gaspari, di Udine sotto il titolo "Dalla Romagna alla Marmolada per un Ideale Repubblicano", dove motiva la sua scelta con queste parole: "Parto con lo strazio nel cuore al pensiero della mia adorata famiglia, mi conforta solo il pensiero di dare un mio modesto contributo per la grandezza d'Italia, per la civiltà e per la libertà".
