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Cronaca

A Capodanno la Marcia della pace 2018: all’insegna di migranti e rifugiati

La 38° edizione forlivese della Marcia della Pace partirà alle 16.30 del 1° gennaio, dal chiostro di San Mercuriale, in piazza Saffi.

Esordirà alle 16.30, direttamente dal sagrato dell’abbazia di San Mercuriale, in piazza Saffi, la 38° edizione forlivese della Marcia della Pace nel centro della città (51° a livello mondiale). Organizzata dalle Consulte diocesane delle aggregazioni laicali e degli organismi socio-assistenziali, in collaborazione con l’Ufficio per la pastorale sociale e del lavoro, la manifestazione, aperta a tutti gli uomini e donne di buona volontà, prevede come primo gesto ufficiale la consegna del Messaggio di Pace di Papa Francesco al Sindaco di Forlì e al Prefetto. Il corteo, guidato dal vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi, s’incamminerà dietro uno striscione con il titolo dell’evento: “Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”.

L'obiettivo enunciato quest’anno dal pontefice nel suo documento, è comprendere le ragioni di questo spostamento epocale di persone. “Le popolazioni si muovono all’interno dei confini nazionali e oltre, a causa dei conflitti armati e di altre forme di violenza organizzata, ma anche per il desiderio di una vita migliore, unito molte volte alla ricerca di lasciarsi alle spalle la ‘disperazione’ di un futuro impossibile da costruire”. Le migrazioni avvengono anche “per ricongiungersi alla propria famiglia, per trovare opportunità di lavoro o di istruzione”, nonché per fuggire “la miseria aggravata dal degrado ambientale”.  Il Papa chiede poi di osservare il fenomeno delle migrazioni “con sguardo contemplativo”, per scoprire come i migranti “non arrivano a mani vuote: portano un carico di coraggio, capacità, energie e aspirazioni, oltre ai tesori delle loro culture native, e in questo modo arricchiscono la vita delle nazioni che li accolgono”. Il percorso 2018 della marcia forlivese prevede l’attraversamento in senso orario di piazza Saffi, per poi imboccare via delle Torri e raggiungere piazza Ordelaffi, sino alla naturale conclusione in Cattedrale, alle 17.30, per la liturgia eucaristica presieduta dal vescovo nella solennità di Maria Madre di Dio.

La Giornata Mondiale della Pace è stata voluta da Papa Paolo VI nel 1967 e da allora viene celebrata ogni anno il primo di gennaio in tutto il mondo. Al termine del Messaggio, che sarà letto nelle parti salienti durante la marcia e subito prima dell’inizio della S.Messa, Papa Francesco torna a sollecitare la comunità internazionale a fare dei passi concreti per “accogliere, proteggere, promuovere e integrare”, a partire dalla “definizione e approvazione da parte delle Nazioni Unite di due patti globali, uno per migrazioni sicure, ordinate e regolari, l’altro riguardo ai rifugiati. “In quanto accordi condivisi a livello globale, questi patti rappresenteranno un quadro di riferimento per proposte politiche e misure pratiche”. “Lo sguardo contemplativo con cui osservare le migrazioni - conclude Bergoglio - saprà guidare il discernimento dei responsabili della cosa pubblica, così da spingere le politiche di accoglienza fino al massimo dei ‘limiti consentiti dal bene comune rettamente inteso’, considerando cioè le esigenze di tutti i membri dell’unica famiglia umana e il bene di ciascuno di essi”.

Piero Ghetti

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