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Comunità energetiche / Civitella di Romagna

"A Civitella di Romagna siamo pronti per la costruzione della Comunità energetica"

Così il sindaco Claudio Milandri: "Le Comunità Energetiche sono un punto di svolta, perché si possono realizzare impianti al di fuori del centro abitato e le aree che possono alimentare l’intera Comunità possono essere individuate anche in zone rurali”

Si è tenuto a Roma l’incontro sul tema delle Comunità Energetiche organizzato da Earth Academy e Fondazione Futurae in collaborazione con Albatros che ha fornito i contenuti tecnici attraverso i maggiori stakeholder sul tema della sostenibilità. Nell’intervento di apertura Roberto Pella, vicepresidente vicario dell’Anci ha assicurato la massima disponibilità ad interagire con governo, parlamento e agenzie governative per migliorare lo strumento delle Comunità Energetiche. “Do la mia piena disponibilità sulla soluzione delle ultime incertezze - ha esordito Pella - dobbiamo sollecitare delle risposte sui tempi dell’allaccio. Stando a quanto riporta E-distribuzione ogni giorno vengono allacciati 300/400 utenti, ma a prescindere su quanto siano reali sono insufficienti per il fabbisogno di conversione. Dobbiamo avviare un dialogo tra parlamento e ministero e dare opportunità competitive ai piccoli comuni, organizzando la gestione sostenibile dell’energia, sfruttando al massimo l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione”.

“L’attuale sistema economico, basato sul concetto lineare del “produci, consuma, getta via”, sarà sempre meno sostenibile - afferma Fausto Faggioli presidente di Earth-Academy e Albatros rete -. Per questo occorre passare ad una economia gestita dal “basso” partendo proprio dalle Comunità Energetiche Rinnovabili che, hanno un compito fondamentale e apportano benefici di carattere ambientale, sociale ed economico. Dalla creazione delle Comunità Energetiche si svilupperà l’infrastruttura di ricarica con energia a Km 0 per una mobilità sostenibile. In questo modo tutti noi consumer non vediamo più solo un costo ma anche un ricavo, diventando un soggetto che oltre a spendere guadagna”. “Oggi, nei piccoli comuni - aggiunge Claudio Milandri, sindaco di Civitella di Romagna - fare del bene e fare profitto non sono più due realtà che possono vivere in maniera disgiunta, a Civitella di Romagna siamo pronti per la costruzione della Comunità energetica cercando di valorizzare le competenze locali, insieme a cittadini, imprese, professionisti e investitori, avremo l’occasione di costruire una comunità locale che potrà, in seguito, sperimentare altri progetti condivisi a beneficio della collettività. Le Comunità Energetiche sono un punto di svolta, perché si possono realizzare impianti al di fuori del centro abitato e le aree che possono alimentare l’intera Comunità possono essere individuate anche in zone rurali”.

“L’Italia non può permettersi di perdere questo treno”, ha dichiarato Andrea Prato, direttore generale di Albatros – che ha introdotto il tema e posto l’accento su quattro aspetti dirimenti che devono essere risolti, in merito al soggetto giuridico che deve consentire l’accesso a soggetti complessi e non solo a singoli titolari di utenze elettriche; sulla finanziabilità del bando Pnrr per la parte non coperta da contributi a fondo perduto”. Nel suo intervento Roberta Toffanin, in veste di esperto del Ministro del Mase e del Gse, in quanto membro del consiglio di amministrazione, ha sottolineato che “si sta lavorando moltissimo rispetto alle diversissime casistiche che sono emerse a fronte del Decreto ministeriale pubblicato lo scorso 24 gennaio sulle Comunità Energetiche e delle Regole operative prodotte dal Gse. Il nostro rappresenta un modello giuridico che fa da capofila all’Europa. Abbiamo prodotto una “novità” e, rispetto a questa novità, c’è stata un’attenzione particolare, proprio perché si pone come apripista rispetto al modello delle Comunità Energetiche e ci sono tanti aspetti che ancora devono essere chiariti ed esplicitati in maniera più dettagliata, il Pnnr prevede 2 miliardi e duecento milioni a fondo perduto per i comuni sotto i 5000 abitanti".

Durante l’incontro Alessandro Arena, funzionario di Arera ha fornito utilissimi ragguagli su come accedere allo strumento e soprattutto su quanto Arera supporterà l’utenza pubblica e privata in questa delicata fase di avvio delle Comunità Energetiche. Ivan Stomeo, presidente Fondazione Futurae, ha messo in luce come le Comunità Energetiche possano concretamente aiutare il terzo settore a svolgere il proprio ruolo sussidiario verso i soggetti più fragili. Roberto Mollica, amministratore delegato di Europroject Consulting, ha condiviso le impressioni sopra riportate e dichiarato che "in un contesto mondiale così fluido, le imprese italiane non devono essere frenate mentre in altri contesti si rinforzano, il rischio è che quando l’Italia si aprirà definitivamente alla fine delle fonti fossili le nostre imprese non saranno competitive verso quelle maggiormente strutturate di altre nazioni che da più tempo ci credono e ci investono".

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