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Cronaca Centro Storico / Piazza Saffi Aurelio, 8

A Forlì la tredicesima giornata nazionale Aido di informazione e autofinanziamento

I volontari Aido saranno presenti in oltre 1.400 piazze per incontrare i cittadini, dare loro informazioni sull’importanza della donazione come valore sociale e come opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza, offrire una piantina di Anthurium andreanum

Sabato 4 e domenica 5 ottobre in piazza Saffi a Forlì, si svolgerà la tredicesima  giornata nazionale di informazione e autofinanziamento, promossa dall’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule (Aido). La manifestazione ha l’adesione del Presidente della Repubblica. I volontari Aido saranno presenti in oltre 1.400 piazze per incontrare i cittadini, dare loro informazioni sull’importanza della donazione come valore sociale e come opportunità per salvare la vita a chi non ha altre possibilità di sopravvivenza, offrire una piantina di Anthurium andreanum.

Le offerte ricevute saranno finalizzate alla realizzazione di ulteriori campagne informative e alla ricerca sui trapianti. In particolare, la ricerca verterà sul recupero alla donazione cardiaca di cuori non standard  identificati come eleggibili mediante nuove tecniche ecocardiografiche. Sarà inoltre possibile sottoscrivere la dichiarazione di volontà positiva alla donazione di organi e tessuti. “Questa iniziativa, voluta 13 anni fa da Aido, rientra nel quadro delle numerose attività informative che l’Associazione porta avanti da oltre 41 anni", ha affermato il presidente nazionale, Vincenzo .Passarelli

"Il trapianto di organi oggi è un programma terapeutico consolidato, al quale i pazienti hanno diritto - aggiunge Passarelli -. La rete nazionale  risponde a questa esigenza: la qualità dei trapianti  è la migliore a livello europeo e il successo sta aumentando ulteriormente. Ad oggi, la sopravvivenza del paziente e dell’organo a 5 anni dal trapianto raggiunge mediamente l’80 e il 90%. È una terapia che restituisce un’ottima possibilità di vita. I pazienti che attualmente necessitano di un organo in Italia, sono circa 9.700. I trapianti effettuati si aggirano intorno ai 3.000. Più di 500 persone muoiono ogni anno in attesa di un organo. Molto, dunque, resta da fare per ridurre drasticamente le liste di attesa e per migliorare ulteriormente il sistema trapianti".

"Da parte delle Istituzioni sanitarie regionali si rende necessario un maggiore impegno per una più adeguata  gestione delle attività e delle strutture di prelievo e trapianto di organi, tessuti e cellule. Attualmente ci sono grandi disparità sul territorio nazionale: abbiamo regioni virtuose - Friuli Venezia Giulia (40,9 donatori per milione di popolazione), Provincia autonoma di Trento (35,8), Toscana (34,4), Piemonte Valle d’Aosta (27,5) e regioni che rispondono meno - Basilicata (5,2), Puglia (7,7), Campania (7,8), Sicilia (8,0) - continua -. Ma è importante anche la partecipazione solidale della popolazione. La salute è un bene sociale. C’è bisogno della responsabilità collettiva, che individua nella pratica della donazione degli organi e dei tessuti, lo strumento per il conseguimento e il mantenimento del benessere sociale attraverso il trapianto. L’obiettivo di un trapianto non è solo la sostituzione della funzione di un organo, ma la piena restituzione alla vita affettiva, sociale e lavorativa dell’individuo. Inoltre, è un risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale”.

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