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Cronaca

A Forlì si inaugura 'via don Oreste Benzi' per festeggiare il decennale del “Villaggio della Gioia”

Sabato, nel corso della settimana del Buonvivere, musica, artigianato e cinema per l'anniversario della realtà forlivese della Comunità Papa Giovanni XXIII

Forlì avrà una “via Oreste Benzi”. Domenica, alle 16, verrà inaugurata una strada dedicata al 'prete dalla tonaca lisa' più conosciuto della Romagna e fondatore, nel 1968, della Comunità Papa Giovanni XXIII, una delle realtà principali per l’accoglienza di minori in affido familiare e in Case Famiglia con una mamma e un papà, oltre che di persone in situazioni di disagio. L'inaugurazione si terrà nel corso delle celebrazioni per il decennale del “Villaggio della Gioia” e parteciperanno il vescovo Livio Corazza, il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini. Ad allietare il momento ci sarà anche Pier Giuseppe Bertaccini “Sgabanaza”.

Il “Villaggio della Gioia” è un luogo unico e pionieristico in Italia, uno degli ultimi che don Oreste Benzi ha voluto realizzare in prima persona nel cuore della sua Romagna, e che festeggia adesso i dieci anni dalla fondazione. Dieci anni durante i quali sono state oltre 25 le famiglie che, per periodi più o meno lunghi, hanno trovato l’aiuto e il supporto necessari per affrontare e risolvere piccole e grandi difficoltà, non rendendo necessario così un decreto da parte dei tribunali dei minori che costringesse a separare i bambini dalle proprie famiglie di origine. Qui, infatti, si impara a diventare genitori: tanti bambini che a causa di difficoltà avrebbero rischiato di essere allontanati dalle loro famiglie, possono invece restare insieme alla loro mamma e al loro papà. Oggi, che ricorre il decennale della sua fondazione, sono oltre 50 le persone che vi vengono ospitate. Don Benzi ne seguì passo a passo l’ideazione e lo sviluppo, ma non ha potuto vedere l’avvio concreto dei lavori di costruzione, cominciati pochissimi giorni dopo la sua morte avvenuta nel novembre nel 2007, e l’inaugurazione delle prime tre case del 26 settembre 2009. Una ricorrenza che la Comunità ha deciso di celebrare con una due giorni di eventi nel weekend del 28 e 29 settembre.

Queste iniziative si inserisce nella settimana del Buonvivere di Forlì; per l'occasione sabato, nella Chiesa di San Giacomo in piazza Guido da Montefeltro a Forlì, è in programma alle 20.30 la proiezione gratuita con dibattito del film “Solo cose Belle”, la pellicola d'esordio del regista Kristian Gianfreda - uscita nelle sale cinematografiche italiane lo scorso maggio - dedicata al rispetto delle diversità, che racconta l'esperienza di una Casa Famiglia della Comunità. Interverranno il responsabile del “Villaggio della gioia” Daniele Severi, l'attore Giorgio Borghetti e Francesco Yang, attore del film che vive in una Casa Famiglia della Apg23 in provincia di Padova. Domenica, invece, la sede del “Villaggio della Gioia” (via Oreste Benzi 18, Villafranca), dalle 16 alle 22, accoglierà numerosi eventi aperti al pubblico: un mercatino solidale di prodotti artigianali e biologici delle cooperative sociali della Comunità Papa Giovanni XXIII, stand gastronomici, gonfiabili per bambini e “giochi di una volta” a cura della piccola falegnameria “Nonno Banter 57” di Meldola. Alle 17, subito dopo l'inaugurazione di 'via don Oreste Benzi', seguirà lo spettacolo teatrale “Dove lo butto”, curato dalla “Piccola Piazza d’Arti” di Rimini (laboratorio teatrale di Apg23), mentre alle 18 sarà la Comunità terapeutica di Villafranca, sempre della Comunità, a mettere in scena il successivo spettacolo. Si terrà, dalle 19.30 in poi, con il concerto dei “Banda Larga”.

Sarà un'occasione per conoscere da vicino la realtà del “Villaggio della Gioia”, frutto di oltre 40 anni di esperienza nell’accoglienza di minori e adulti in difficoltà da parte della Comunità e dell’intuizione del suo fondatore don Benzi, secondo la quale le famiglie che vivono insieme possono essere una risposta al bisogno di altre famiglie, garantendo loro non solo un posto dove vivere in momenti di fragilità, ma anche interventi di tipo educativo e, soprattutto, momenti di vita comune. Nel Villaggio è presente non a caso anche uno spazio polivalente i per momenti di socializzazione, formazione e gioco. L'accoglienza è garantita da sei appartamenti indipendenti in cui accogliere le famiglie in difficoltà, tre Case Famiglia in cui vivono nuclei familiari della Comunità con i loro figli naturali e accolti, e tre mini alloggi per genitore-bambino. “In Italia - spiega il presidente della Apg23, Giovanni Ramonda - sono circa 30mila i minori che vivono al di fuori della propria famiglia di origine. In alcuni casi l’allontanamento del bambino è inevitabile e necessario per preservare la sua serenità e sicurezza, ma in altre situazioni, lavorando sulla famiglia, le difficoltà si possono superare. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di ridare una speranza per risolvere un problema e sostituire una sofferenza con una gioia nuova”. E così, in questo luogo, tante mamme e tanti papà possono ritrovare la serenità per affrontare le sfide quotidiane insieme ai loro figli, con il supporto costante di psicologi e assistenti sociali.

Al “Villaggio della Gioia” arrivano nuclei familiari che attraversano un momento buio, indebitati, senza lavoro o senza una casa, soprattutto con gravi problematiche di tipo relazionale.
“Ringraziamo tutti coloro che in questi anni hanno contribuito a rendere possibile il progetto grazie al supporto economico” spiegano dalla Comunità, che adesso punta a costituire un 'fondo famiglie', a cui chiunque può contribuire con donazioni benefiche o sostenendo in modo continuativo il Villaggio, grazie al quale permettere ai genitori di frequentare corsi di formazione in vista di un futuro lavorativo e per affrontare le spese sanitarie, psicologiche o logoterapiche che aiutino i bambini ad affrontare il momento di difficoltà, per assicurare loro una vita ricca e piena.

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