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A Santa Maria del Fiore incontro col coordinatore generale dei gruppi di preghiera di Padre Pio

L’incontro con padre Luciano Lotti è in programma giovedì, alle 20.30, nella chiesa di S. Maria del Fiore, in via Ravegnana 92

Il Gruppo di Preghiera “Padre Pio” di Santa Maria del Fiore incontra padre Luciano Lotti. Giovedì, alle 20.30, nella chiesa parrocchiale di via Ravegnana, 92, importante momento informativo-catechetico col direttore generale di tutti i gruppi di preghiera collegati al santo con le stimmate. Padre Luciano approda a Forlì su invito di Davide Marchetti, conosciuto come il Babbo Natale dei bimbi sofferenti, ma anche per il ruolo di coordinatore del gruppo forlivese dei devoti di San Pio da Pietrelcina, uno dei più importanti della Romagna in forza dei circa duecento aderenti, che si incontrano mensilmente recitando il Rosario e vivendo la liturgia eucaristica celebrata dall’assistente diocesano don Matthew Udoh. All’incontro col direttore generale sono invitati tutti i gruppi di preghiera “Padre Pio” delle provincie di Forlì-Cesena e Ravenna.

“Padre Luciano - dichiara Marchetti - ci esporrà le nuove modalità organizzative con cui divulgare e approfondire la figura di San Pio, uno dei maggiori testimoni dell’affidamento al Signore e al suo progetto, in tutte le fasi della vita”. Nato a San Giovanni Rotondo nel 1955, padre Luciano Lotti è figlio del professor Francesco Lotti, stretto collaboratore di Padre Pio e primo primario della Pediatria di Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, ospedale ad elevata specializzazione creato e inaugurato da Padre Pio il 5 maggio 1956. Oltre all’incarico di Segretario Generale dei Gruppi di Preghiera, fra Luciano è guardiano del Convento dei Cappuccini di San Severo (FG), responsabile dell’Archivio Padre Pio e della missione “Evangelizzazione itinerante”, direttore della rivista “Studi su Padre Pio”, collaboratore della rivista “Voce di Padre Pio” e di Padre Pio TV (canale 145 del digitale terrestre). I Gruppi di preghiera di Padre Pio si fondano sulle parole del Santo di Pietrelcina, che ai fedeli che andavano da lui raccomandava unicamente di pregare.

“Si riuniscono periodicamente (circa una volta al mese) - si legge su Aci Stampa - sempre nello stesso giorno, pregano in comune, partecipano alla Messa, meditano sulle Sacre Scritture. Il cammino spirituale di ciascun gruppo è affidato a un sacerdote che lo guida con l’approvazione del proprio Vescovo”. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, nel 1939, papa Pio XII chiese di pregare per la pace, l’unità e la salvezza del mondo. San Pio decise allora di chiamare attorno a sé i suoi figli spirituali e i tanti fedeli che ogni giorno accorrevano a San Giovanni Rotondo. Il suo esempio venne seguito in moltissimi paesi italiani ed europei. Tutti i componenti dei Gruppi di Preghiera possono considerarsi figli spirituali di Padre Pio come da tradizione, “vivai di fede, focolai d’amore, nei quali Cristo stesso è presente ogni volta che si riuniscono per la preghiera e l’agape fraterna sotto la guida dei loro Pastori e Direttori spirituali”. Così li ha definiti il fondatore il 5 maggio 1966. Oggi sono riconosciuti grazie ad uno Statuto approvato dalla Santa Sede ed entrato in vigore il 4 maggio 1986. 

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