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Cronaca

Abuso d'ufficio per affidare un incarico esterno, prima udienza per due funzionari comunali

Sull'onda di un esposto dei consiglieri comunali pentastellati, la Procura della Repubblica (pm Filippo Santangelo) aveva indagato sull'atto di giunta comunale che affidava l'incarico a Dall'Olio per 10mila euro

Si è tenuta in tribunale la prima udienza per l'inchiesta sull'incarico affidato dal Comune di Forlì a Nicola Dall'Olio, geologo ed ex capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio Comunale di Parma, una vicenda denunciata dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Daniele Vergini e Simone Benini. Il processo, che ipotizza il reato di abuso d'ufficio, vede indagati due dipendenti del Comune di Forlì, un dirigente e un funzionario con posizione organizzativa. 

Il caso, al centro di una lunga polemica politica avanzata dal Movimento 5 Stelle, è da tempo al centro delle cronache locali. Sull'onda di un esposto dei consiglieri comunali pentastellati, la Procura della Repubblica (pm Filippo Santangelo) aveva indagato sull'atto di giunta comunale che affidava l'incarico a Dall'Olio per 10mila euro, chiedendo però l'archiviazione delle posizioni del sindaco e degli assessori. Nonostante l'opposizione all'archiviazione avanzata dal Movimento 5 Stelle, il giudice ha decretato la definitiva chiusura della vicenda senza ravvisare illeciti penali. Ma se è arrivata la chiusura per la parte politica, così non è stato per l'apparato amministrativo comunale. Per i due dipendenti municipali, infatti, la Procura stessa ha ravvisato degli elementi ritenuti reato. Si tratta di due pubblici ufficiali in servizio presso il Comune di Forlì: il dirigente del Servizio Urbanistica Massimo Visani e il responsabile dell’Unità riqualificazione urbana Stefano Bazzocchi

L'udienza preliminare di mercoledì mattina si è tenuta davanti al gip Monica Galassi, con l'accusa rappresentata dal pm Filippo Santangelo che ha meglio puntualizzato il capo d'accusa, senza tuttavia apportare modifiche dal punto di vista dei reati contestati. Il giudice ha così accordato alla difesa, rappresentata dall'avvocato Fabio Malpezzi, una settimana di tempo per analizzare le modifiche della pubblica accusa. All'udienza erano presenti, in qualità di parti offese (essendo i denuncianti) i consiglieri comunali Vergini e Benini, assieme al loro avvocato Antonio Brogliato. I due consiglieri pentastellati, in caso di rinvio a giudizio, non potranno in ogni caso insediarsi nel processo come parti civili, essendo la vittima del presunto reato solo lo Stato. 

In sostanza i due architetti, sono indagati per il reato di abuso d’ufficio “per aver posto in essere delle condotte in violazione della normativa in materia di contratti, contabilità e patrimonio”. In altre parole, secondo le ipotesi accusatorie, l'incarico sarebbe stato affidato direttamente a Dall'Olio senza una preventiva procedura pubblica di comparazione di professionisti con la medesima qualifica. Una procedura in sé non irregolare ma che deve essere motivata da stringenti urgenze che tuttavia gli inquirenti non hanno ravvisato. Nello specifico il provvedimento emesso dalla Procura di Forlì sulla base delle indagini della Squadra Mobile, guidata da Mario Partnoster, evidenzia come nell’ambito di un progetto denominato “life15 ENV/IT/00025 SOS4Life” è stato affidato un incarico esterno per un compenso di 10.000 euro al geologo della Provincia di Parma, senza appunto il rispetto delle corrette procedure. L'atto finale, tuttavia, non sarebbe stato emanato dal dirigente, come pure era tecnicamente possibile – sempre a detta degli inquirenti – ma sottoposto alla Giunta Comunale, tanto che l'affidamento è avvenuto attraverso una delibera di giunta.  

Nicola Dall'Olio (che non è indagato), riporta il suo curriculum, ha 49 anni ed è di Parma. Dopo aver studiato al Liceo scientifico “G. Ulivi”, si è laureato in Scienze geologiche e, in seguito, in Filosofia all'Università degli Studi di Parma. Ha quindi proseguito il proprio percorso di studi conseguendo un dottorato di ricerca in Ecologia. Da più di dieci anni lavora per il Servizio Agricoltura della Provincia di Parma, occupandosi dei rapporti tra agricoltura e ambiente, di pianificazione territoriale e di fonti energetiche rinnovabili. Dal dicembre 2007 è stato presidente dell'Azienda agraria sperimentale Stuard. E’ autore del film documentario “Il suolo minacciato” (2009), premiato al festival Cinemambiente, e di numerose pubblicazioni, tra cui la monografia “Vedere il Tempo” (2004) edita da MUP. Da sempre impegnato sul fronte ambientale, è socio del WWF e membro del direttivo di Legambiente Parma. Dal punto di vista politico è stato capogruppo del Pd a Parma. Proprio sulla comune appartenenza politica tra la giunta di Forlì e Dall'Olio il M5S aveva obiettato l'inopportunità di un incarico affidato direttamente. I consiglieri pentastellati avevano anche sottoposto la questione alla Procura, che ha appunto ravvisato dei possibili reati a carico dell'apparato amministrativo del Comune. La prossima udienza si tiene il 27 febbraio.

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