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Addio al “Rio Bar", arriva la Farmacia Sarti

Sta per cambiare volto un angolo molto popolare della città. Potrebbero iniziare entro l'anno i lavori di riqualificazione dell'ex gelateria posta a Ca Ossi in via dell'Appennino 212, proprio all'angolo con via Ponte Rabbi

Sta per cambiare volto un angolo molto popolare della città. Potrebbero iniziare entro l'anno i lavori di riqualificazione dell'ex gelateria posta a Ca Ossi in via dell'Appennino 212, proprio all'angolo con via Ponte Rabbi, l'unico collegamento stradale con Vecchiazzano, fino all'apertura, alla fine degli anni Settanta, della via del Partigiano e del nuovo ponte sul fiume. Sorto come gelateria, il “Rio Bar” ha cumulato nel tempo la funzione di tavola calda e paninoteca.

Con gli anni si è trasformato in birreria sino a chiudere come pizzeria, nell'ottobre 2010. Gli ultimi gestori del locale, i pizzaioli del “Vecchio West”, da aprile si sono accasati a Montemaggio di Bertinoro come conduttori della locale discoteca con annesso ristorante. Al termine dei lavori di riqualificazione, dall'attuale sede di via dell'Appennino, 146 si trasferirà nell'ex “Rio Bar” la Farmacia di Paolo e Ione Sarti. Il dottor Paolo, che è presidente dell'Associazione pediatrica forlivese, ha intenzione di installare anche un ambulatorio e un laboratorio di ricerca farmaceutica, sempre legati alle patologie infantili. Anche se il logo “Rio Bar” è già sparito da una quindicina d'anni, il cambio di pelle dell'ex caffè provocherà un tuffo al cuore dei tanti forlivesi di mezza età, che in quel locale hanno trascorso momenti indimenticabili della propria giovinezza.

“E' passato tanto tempo - ricorda Luciano Sansovini detto “Righetto”, presidente dell'associazione Otello Buscherini - ma i sapori della “Coppa Rio” propostaci dalla Bionda (alias Elide Gorini) rimangono un'emozione”. “Mia madre - racconta la figlia Luana Gallina, nome altisonante del mondo della moda, non solo italiana - realizzava quella panna gelato veramente fantastica, approfittando del fatto che nell'immobile operava anche la centrale del latte prodotto a Vecchiazzano e nelle colline vicine. Era un alimento fresco e di qualità”.

Adesso sappiamo dov'è nato il primo gelato biologico forlivese. La mitica Elide, la prima donna forlivese a guidare una “Vespa” della Piaggio, ci metteva anche del suo, dosando gli ingredienti della coppa con maestria. Se qualcuno si permetteva di chiedere dei gusti purchessia, in chiaro conflitto fra loro, la Bionda rifiutava l'accostamento, proponendoti qualcosa di più consono e collaudato. “Se il cliente non accettava la proposta - ricorda Sansovini - l'Elide non aveva alcun problema a lasciarlo a bocca asciutta”. Il “Rio Bar” apre ufficialmente i battenti nella primavera del 1953: per i residenti di Ca Ossi e di Vecchiazzano fu un evento. Il locale si venne a trovare in posizione strategica, essendo sulla strada da e per il prestigioso sanatorio per i malati di tubercolosi, realizzato durante il Vendemmio fascista.

“Fra i clienti più prestigiosi - ricorda Luana - mia madre annoverava con orgoglio la Donna Rachele, Gianfranco Bolognesi fondatore del ristorante “La Frasca” e persino Sofia Loren”. Allo spirare degli anni Sessanta, nei fine settimana cominciò a funzionare anche una “tavola calda” col suo gradevole carico di lasagne, cappelletti, e pasta fatta in casa, tutto rigorosamente d'asporto. Quando Elide lasciò, alla fine degli anni Ottanta, impose ai nuovi gestori di rispettare per filo e per segno i suoi ingredienti della Coppa Rio. A partire dal 1980 e sino al 2000, il “Rio Bar” è stato anche sede del “Club Ferrari” e di un apprezzabile stuolo di patiti della “rossa” di Maranello. Il primo cambio di nome, “Calico Town Pub”, risale al 1999. L'insegna “Vecchio West” pizzeria è stata l'ultima pavesata dal locale prima della chiusura definitiva. Il nuovo volto “farmaceutico” è atteso per la fine del 2012.

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