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Cronaca

Aeroporto, i voli arriveranno nel 2016: prima destinazione la Scandinavia

Le novità sono comparse su una pagina di Wikipedia dedicata al Ridolfi: basta cercare Forlì Airport ed ecco tutte le informazioni, dal business plan, alle strategie di marketing, dalle destinazioni alla storia

Novità e cambiamenti per l'aeroporto di Forlì. Al vertice c'è un ritorno, quello di Rodolfo Vezzelli, ex direttore di Seaf, che dovrebbe subentrare al manager Sandro Gasparrini, che ha portato la società di gestione dello scalo, Air Romagna, sino alla convenzione con Enac. Dovrebbe essere proprio la new entry nella squadra di Halcombe a dialogare giovedì  con i sindacati, che hanno chiesto un incontro urgente.

Le novità  riguardanti lo scalo sono comparse su una pagina di Wikipedia dedicata al Ridolfi: basta cercare Forlì Airport ed ecco tutte le informazioni, dal business plan, alle strategie di marketing, dalle destinazioni alla storia. Su questa pagina si possono trovare interessanti novità riguardanti le tratte dei voli: Halcombe aveva parlato solamente degli Stati Uniti, in particolare di Washington, mentre sulla pagina dedicata al Forlì Intenational Airport, questo pare il nome ufficiale, tant'è che si specifica “conosciuto anche come Luigi Ridolfi Airport”, si chiarisce che i primi collegamenti passeggeri saranno con la Scandinavia, poi si guarderà ai mercati del Nord America.

Ma quando si tornerà a volare? Le notizie che si trovano su Wikipedia non sono confortanti: si parla  infatti solamente di marzo 2016 per i voli commerciali. 

Dopo che il direttore generale di Enac, Alessio Quaranta, e l'amministratore unico di Air Romagna, Halcombe, hanno firmato a Roma nella sede di Enac la convenzione per la gestione totale dell'aeroporto, il deputato Marco Di Maio  aveva dato un ulteriore aggiornamento sullo stato dell'arte dello scalo. “Enac ha avanzato al ministero dei Trasporti la richiesta di "anticipata occupazione". Di cosa si tratta? Della possibilità, per il privato, di poter entrare nei locali dell'aeroporto (anche in assenza di tutte le certificazioni necessarie) e poter svolgere i primi lavori propedeutici alla riapertura. Una ulteriore dimostrazione dello spirito collaborativo con cui l'Enac di Roma ha seguito la vicenda”, ha spiegato.

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