Aeroporto, Pasini (Amare Forlì): "Agire, non aspettare un fantomatico Abramovich"
"Credo sia dovere di un amministratore svolgere la sua funzione istituzionale impegnandosi nella promozione e nel supporto di tutte le opzioni possibili. Si costituisca, dunque, un Tavolo Permanente"
“Basta coi pregiudizi e le opinioni infondate. Sull'aeroporto “Ridolfi” di Forlì si sono spese troppe parole inutili ed è ora di chiudere con le polemiche senza senso e guardare ai fatti concreti con l'occhio propositivo di chi vuole risolvere i problemi”: è il richiamo di Andrea Pasini candidato sindaco della lista centrista “Amare Forlì”.
Dice Pasini: “Sono strumentali e prive di logica le solite trite annotazioni sullo scalo forlivese che è inutile; è antieconomico; sono sufficienti Bologna e Rimini. Scuse - sottolinea Pasini - che la città e i forlivesi non vogliono più sentire, ci sono studi e dati economici che testimoniano l'utilità funzionale dell'aeroporto per cui non darò più ascolto ai pregiudizi e non mi fermerò a discutere su quello che si poteva fare e non è stato fatto. Sarebbe tempo perso e di tempo non ce n'è più. Oggi voglio esaltare l'utilità di questo asset. L'aeroporto è un sistema integrato di più professionalità, è un crogiolo dove si crea il futuro di un territorio. Abbiamo davanti a noi quaranta giorni, vuole l'amministrazione comunale sprecarli, in attesa, che so, di un fantomatico Abramovich di turno?”
“Credo sia dovere di un amministratore svolgere la sua funzione istituzionale impegnandosi nella promozione e nel supporto di tutte le opzioni possibili. Si costituisca, dunque, un Tavolo Permanente, che metta in fila una serie di azioni di pubblicizzazione e promozione. Un'azione concreta che gli enti locali possono compiere per aiutare un possibile investitore o gestore sarebbe mettere a disposizione i due grandi hangar esistenti, scaricando quindi l'onere dell'acquisto. Sarebbe un ottimo modo per dimostrare la concreta volontà di sostenere eventuali soluzioni positive. Infine – conclude Pasini – noi chiediamo il massimo impegno delle istituzioni per quanto riguarda il Polo Tecnologico, per velocizzare quelle attività che hanno subito rallentamenti. A questo proposito occorrerà intercettare i finanziamenti strutturali europei dedicati al comparto”.
