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Cronaca

Aggressione in carcere, detenuto prova a picchiare il medico di guardia e ferisce due agenti

A rendere nota la vicenda è l’Organizzazione Sindacale Autonoma della Polizia Penitenziaria

Un’aggressione ai danni di due agenti della Polizia Penitenziaria è avvenuta nella tarda serata di giovedì presso il carcere della Rocca di Forlì. A rendere nota la vicenda è l’Organizzazione Sindacale Autonoma della Polizia Penitenziaria che, in una nota firmata dal vicesegretario regionale Claudio Caruso, si chiede se l’accaduto fosse evitabile e quali contromisure saranno adottate dall’amministrazione penitenziaria per tutelare i propri dipendenti e il personale operante a vario titolo.

“Riceveremo mai una risposta alle precedenti domande?” si chiedono dal sindacato. A quanto pare un detenuto, di origini straniere ma con cittadinanza italiana, sia stato accompagnato presso l’infermeria, ma con gesti inconsulti si sarebbe avventato a voler aggredire il medico di guardia. Allora il personale presente si è frapposto tra il medico ed il paziente, che di “paziente” evidentemente aveva ben poco. I due agenti successivamente hanno dovuto fare ricorso alle cure del Pronto Soccorso dove sono stati dichiarati guaribili rispettivamente in uno e quattro giorni.

"Questa volta s’è passato il limite - attacca Filippo Lo Giudice, segretario dell’Ugl di Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna -. Riteniamo questo comportamento violento inaccettabile e chiediamo si prendano seri provvedimenti. Non è accettabile che la polizia penitenziaria continui a subire aggressioni, senza che l'amministrazione metta in atto iniziative concrete, dimostrando un'inversione di tendenza rispetto al passato. Arriviamo a dire che  il detenuto che si è reso protagonista di questa aggressione, pur essendo di cittadinanza italiana,  dovrebbe essere espulso e rimandato a scontare la pena nel suo paese d’orine".

"Il clima di tensione e le difficoltà riscontrate all'interno del carcere di Forlì sono note. La struttura è vetusta, in parte inagibile, sono necessari rinforzi per gli agenti della Polizia Penitenziaria  e da anni si attende il completamento dei lavori per la realizzazione del nuovo carcere di Forlì nella frazione del Quattro - aggiunge -. Facciamo appello alle istituzioni preposte, al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria del ministero della giustizia, ed al governo: si deve e velocizzare a tutti i costi il trasferimento dei detenuti , per poter liberare finalmente lo splendido complesso architettonico della Rocca e riassegnarlo come bene pubblico alla città".

Ed Alessandro De Pasquale, segretario nazionale dell’Ugl Polizia Penitenziaria, aggiunge: "Il fenomeno delle aggressioni in carcere sono destinate a non fermarsi. Occorrono segnali forti dal Governo, strategie per attuare gli obiettivi dell’ordinamento penitenziario, in assenza di tutto questo, il sistema penitenziario è destinato a rimanere fallimentare". 

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