rotate-mobile
Cronaca

Al 900fest la "Medaglia del Presidente della Repubblica" conferita da Mattarella

Il capo dello stato Sergio Mattarella ha manifestato il suo personale apprezzamento a 900fest conferendo la Medaglia del Presidente della Repubblica alla V edizione del Festival di storia del Novecento di Forlì

È stato un grande onore e una conferma di qualità del lavoro svolto, il riconoscimento presidenziale conferito al Festival di storia 900fest a Forlì da mercoledì a sabato. Il presidente Sergio Mattarella ha infatti deciso di premiare la V edizione di 900fest - daltitolo "Italia 1938 Europa 2018. Antisemitismo, razzismo e xenofobia, crisi della cittadinanza, cosmopolitismo e comunità” – con la "Medaglia del Presidente della Repubblica". La medaglia di rappresentanza è un riconoscimento che viene attribuito a discrezione personale del Capo dello Stato e che manifesta il suo apprezzamento rispetto ad eventi di rilevante interesse istituzionale e culturale. Coniata in bronzo dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, raffigura sul dritto l’Italia Turrita, tratta da un’antica moneta siracusana di epoca romana ispirata all’opera del disegnatore Vittorio Grassi. Intorno riporta la scritta “Il Presidente della Repubblica Italiana” e in basso la firma in rilievo del Presidente della Repubblica in carica.

Sono passati 80 anni da quando l'Italia fascista varò le leggi razziali nel 1938, firmate dall'allora re Vittorio Emanuele III e 900fest affronta proprio questo tema così attuale con una carrellata di ospiti internazionali. Apre i lavori del festival Alessandro Pajno (presidente emerito del Consiglio di Stato), con un intervento sulla legalità delle leggi razziali. La tre giorni prosegue con: Anna Foa, Tullia Catalan, Matteo Stefanori, sul tema della “grande colpa”; Marie-Anne Matard-Bonucci, Alberto Cavaglion, Paola Salvatori e Francesco Germinario sull’antisemitismo; Michele Battini e Guri Schwarz su cittadinanza emancipazione e anticapitalismo antiebraico; sul tema delle donne contro razzismo e sessismo si confrontano la già deputata polacca Wanda Nowicka, la leader del movimento femminista inglese Pagna Patel, la già deputata ungherese Roza Hodosan; e ancora sul razzismo intervengono Ernesto Galli della Loggia e Laura Balbo;  su “Cosmopolitismo e comunità” Wolfgang Merkel, Julie Cooper, Lea Ypi, Anne Phillips, Bashir Bashir, Melissa Williams.

Nella Sala XC Pacifici del Comune di Forlì è già possibile visitare, fino a domenica, la mostra dal titolo “L’offesa della razza. Razzismo e antisemitismo dell’Italia fascista” realizzata dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari dell'IBC Regione Emilia-Romagna. Il festival si chiuderà con lo spettacolo “Uno strano e amaro raccolto”, produzione originale di letture, canzoni e musica ispirato ai temi del festival, con Paola Sabbatani (voce), Lelia Serra (lettura), Roberto Bartoli (contrabbasso), Daniele Santimone (chitarra).

E ogni sera una proiezione diversa al cinema San Luigi: il film “1945” di Ferenc Török (Ungheria, 2017),Introdotto da Gianfranco Miro Gori; “Suss l’ebreo” (Veit Harlan, 1940). Introduce Gadi Luzzatto Voghera; il cinegiornale Luce sulla visita di Mussolini a Trieste del settembre 1938, nel corso della quale il duce annunciò in un discorso in piazza dell’Unità la decisione di adottare una legislazione razziale anti ebraica, con il commento di Fabio Levi, del Centro Internazionale Primo Levi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Al 900fest la "Medaglia del Presidente della Repubblica" conferita da Mattarella

ForlìToday è in caricamento