Alberi di corso Diaz, martedì riunione del tavolo: un banchetto mobile per la raccolta firme

I promotori della petizione del Gruppo spontaneo giù le mani dagli alberi di Forlì si sono riuniti in vista del prossimo incontro del "Tavolo per la rivisitazione del Progetto di riqualificazione di Corso Diaz" , convocato per martedì prossimo in sala della Giunta. "Non ci può essere buon vivere se si tagliano per motivi estetici alberi sani - hanno detto i promotori della petizione -  e per mostrare, nell'ambito di una manifestazione che non vorremmo fosse semplicemente da annoverare fra quelle definibili di green washing, che intendiamo continuare nella nostra battaglia perché finalmente cambi il modo deleterio con cui viene gestito il patrimonio arboreo della città, abbiamo attivato un banchetto mobile che si aggira in città, continuando la raccolta di firme".

"Confermiamo la nostra richiesta - hanno proseguito i promotori della petizione - perché la riunione del cosiddetto tavolo non si svolga a porte chiuse e che sia consentito ad alcune persone di potere assistere alla riunione in silenzio, con le stesse modalità con le quali il pubblico assiste ai consigli comunali. Per parte nostra garantiamo il massimo rispetto di quanto il sindaco vorrà stabilire e cioè silenzio, non interferenza con i lavori, nessuna azione di claque né cartelli o altre manifestazione sonore o visive"

"Pensiamo che la correttezza da noi mostrata nell'incontro - hanno concluso i promotori - e anche l'atteggiamento responsabilmente tenuto successivamente meritino una risposta adeguata da parte della amministrazione che deve avere fiducia nei suoi cittadini". I promotori della petizione hanno poi focalizzato nuovamente, arricchendola di dettagli, la proposta maturata e decisa nella assemblea del gruppo spontaneo del 9 luglio alla sala Donati, dal titolo "gli alberi parlano ai cittadini". La proposta deriva principalmente dalle idee dei tanti cittadini, soprattutto anziani, che sono venuti ai banchetti, chiedendo di conservare l'ombra, per loro vitale, che non rivedrebbero più. La proposta prevede la conservazione di tutti i bagolari e dei due alberi di giuda, la messa a dimora in tutte le aiuole vuote degli alberi scelti dal Comune, l'utilizzo dei risparmi per intervenire nel giardino del torrione chiuso da anni, chiedendo a Romagna Acque di riparare finalmente le parti ammalorate.