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Cronaca

Alea senza carta dei servizi, caso in Consiglio: "Bruttissimo biglietto da visita"

L'assenza della Carta dei Servizi di Alea finisce al centro del Consiglio comunale di martedì pomeriggio. A portare il tema in consiglio è stato il capogruppo della Lega Daniele Mezzacapo

L'assenza della Carta dei Servizi di Alea finisce al centro del Consiglio comunale di martedì pomeriggio. A portare il tema in consiglio è stato il capogruppo della Lega Daniele Mezzacapo che arriva a ipotizzare la “contestazione di responsabilità a carico dei preposti agli uffici di Alea per questa omissione, con conseguenze di carattere penale e disciplinare”. Per il leghista inoltre, la mancanza della Carta dei Servizi potrebbe  comportare “l'impugnabilità di tutti gli atti amministrativi aventi effetti nei confronti di terzi” riguardanti Alea, e quindi anche le migliaia di nuovi contratti di fornitura dei servizi che la nuova società pubblica sta facendo firmare ai forlivesi.

La Carta dei Servizi è il mezzo attraverso il quale qualsiasi soggetto che eroga un servizio pubblico individua gli standard della propria prestazione, dichiarando i propri obiettivi e riconoscendo specifici diritti in capo al cittadino, utente del servizio. E' obbligatoria. Qui, per intenderci vi sono riportati i tempi di intervento in casi di guasti, i diritti del consumatore se deve chiedere un rimborso, cosa si impegna a fare Alea nel caso per esempio di un mancato ritiro di un bidone, oppure una rottura di esso, oppure se sorge una diatriba tra la richiesta di un utente e cosa invece viene previsto come servizio standard. Nella carta dei servizi l'azienda si impegna a dare risposte ai reclami entro un termine prefissato, e tante altri aspetti che è bene e più trasparente per tutti mettere in chiaro il prima possibile. La carta dei servizi fa testo anche in sede giudiziaria, se un cittadino ritieni leso un proprio diritto e intende intraprendere quella strada. “Non è una semplice guida dei servizi, ma è un patto tra utente ed erogatore del servizio, che indica la qualità garantita, gli obblighi, le procedure di ascolto e la gestione dei reclami”, sempre Mezzacapo. 

A rispondere sulla questione, martedì pomeriggio in Consiglio, è stato l'assessore all'Ambiente William Sanzani che ha dato letture della laconica risposta giunta da Alea: “Ho ricevuto alle 16 le risposte di Alea (vale a dire circa mezzora prima della risposta in Consiglio al question time, ndr). L'obbligo della carta dei servizi scatta dopo un mese dal completamento della copertura del bacino, vale a dire dal prossimo mese di marzo, quando passeranno al nuovo sistema Forlimpopoli e Bertinoro. Nel periodo di transizione le condizioni sono le medesime garantire del precedente servizio”. 

Una risposta che però non è andata giù a Mezzacapo che parla di “un bruttissimo biglietto da visita quello che Alea non abbia una carta dei servizi, pur avendo già iniziato ad operare in altri Comuni. Un cittadino di Castrocaro o di Rocca se la dovrebbe vedere già consegnata e accessibile sul sito”. Per il leghista Alea “ha dato una risposta di circostanza per aggirare il problema”. Ed infine: “Il Comune deve approfondire, è un grave comportamento quello che Alea sta perseguendo”.

Amministrazione (poco) trasparente

Ma non sono le uniche presunte mancanze di Alea. Alla voce 'Amministrazione trasparente' del suo sito internet mancano, anche qui, le informazioni obbligatorie per legge, tra cui l'organigramma aziendale, l'indicazione dei vertici della società pubblica e i relativi curriculum. Su tali mancanze, allarga le braccia l'assessore Sanzani, “da Alea non è giunta alcun tipo di risposta”. I vertici della società, già annunciati pubblicamente lo scorso mese di maggio sono consiglio il presidente Daniele Carloni, imprenditore, titolare di Iperpneus e Pneusmarket Romagna, socio fondatore di Romagna Solidale, il vicepresidente Enrico Pieri, ingegnere, socio fondatore di Steel Project e il consigliere Cristina Gianfelici, consulente aziendale e docente di contabilità d'impresa, già membro del Consiglio di Amministrazione di Unica Reti. Sul sito internet di Alea tuttavia questi nomi non sono formalizzati, né sono presenti i curriculum previsti dalla normativa, a distanza di oltre 5 mesi dall'annuncio. Eppure lo schema pubblicato sul sito dell'Autorità nazionale Anticorruzione impone che l'aggiornamento di tali dati sia “tempestivo” ai sensi dell'articolo 8, d.lgs. n. 33/2013.

Documento di valutazione rischi, questo sconosciuto

Ma non è l'unico documento mancante in Alea. Sul “Documento della valutazione rischi”, infatti, Daniele Mezzacapo ha proposto un ulteriore question time spiegando di aver fatto richiesta di accesso agli atti 18 giorni fa e di non averlo ottenuto. Spiega Mezzacapo: “Nel sito ufficiale di Alea non è presente. Il 'Dvr' è il prospetto che racchiude rischi e misure di prevenzione della salute dei lavoratori ed è obbligatorio per tutte le aziende per prevenire, eliminare e ridurre le situazioni pericolose. E' indispensabile per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Sono previste pesanti sanzioni per il datore di lavoro inottemperante, con pene detentive e con la possibilità di sospensione dell'attività imprenditoriale in caso di reiterazioni”. “Chi gestisce una società pubblica gode della fiducia del consiglio comunale della città”, rimarca Mezzacapo.

La risposta giunta da Alea, letta in Consiglio comunale dall'assessore William Sanzani è che il documento valutazione dei rischi è presente in Alea “e su richiesta si può ottenere”. Rintuzza Mezzacapo: “Io ho fatto richiesta di accesso agli atti, regolarmente protocollata, 17-18 giorni fa e non l'ho avuto. Non è che forse non era pronto quando l'ho chiesto? Eppure doveva essere pronto dal primo giorno in cui Alea ha iniziato ad operare. Da Alea hanno dato in Comune una risposta sbagliata”.

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