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Cronaca Predappio

Alessandra Mussolini: "La "ducefobia" deve essere un reato"

Le manifestazioni di segno opposto si svolgeranno domenica a Preddapio

Al mattino si ricorderà la marcia fascista su Roma, mentre al pomeriggio la liberazione del paese dall'occupazione nazifascista. Tornano a riaccendersi i i riflettori su Predappio con l'avvicinarsi del 28 ottobre, giorno del "doppio" anniversario. Le manifestazioni di segno opposto si svolgeranno domenica. La prima, organizzata dagli Arditi d'Italia, vedrà i nostalgici celebrare il 97esimo anniversario della marcia su Roma, che il 28 ottobre 1922 portò il fascismo al potere.

ll corteo dei nostalgici da piazza Sant'Antonio salirà sino al vicino cimitero di San Cassiano dove si trova la cripta della famiglia Mussolini, che per l'occasione sarà aperta al pubblico, ma solo per la giornata di domenica in quanto, ha precisato Edda Negri Mussolini, nipote del duce, "la famiglia non è ancora pronta per una sua riapertura definitiva".

La seconda sarà organizzata dall'Anpi della Romagna per festeggiare la liberazione di Predappio dal nazifascismo nel 1944. A partire dalle 16 il teatro comunale di Predappio ospiterà la prima edizione della Anpi Folk Fest, con l'esibizione di gruppi musicali provenienti da tutta Italia. In serata sarà invece il locale circolo dell'Arci a ospitare la "tagliatella antifascista".

Nel frattempo Alessandra Mussolini ha commentato all'AdnKronos lo striscione esposto giovedì allo stadio di Glasgow dai tifosi del Celtic in occasione della partita di Europa League contro la Lazio, con l'effige di Benito Mussolini a testa in giù, chiaro richiamo alla fine del duce, e la scritta "Follow your leader", ovvero "Seguite il vostro leader", con riferimento all'impronta politica neofascista di alcune frange degli ultras biancocelesti.

"Un gesto violento di “ducefobia”, reato che ancora non esiste ma che propongo di inserire nel nostro ordinamento giudiziario - afferma la nipote del duce -. Chi espone la foto o il disegno di mio nonno a testa in giù commette un atto di violenza, che andrebbe perseguito". Quanto alla politicizzazione delle curve, per la maggior parte sul versante dell'estrema destra e del neofascismo, per Alessandra Mussolini "il tifo è di per sé estremista: sono ultras, no? Lo dice il nome stesso...".

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