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Cronaca

All'Irst di Meldola arrivano fondi per 2,2 milioni destinati alla ricerca oncologica

Continua la crescita dei trasferimenti ministeriali a sostegno della ricerca oncologica promossa dall'Istituto Tumori della Romagna IRST IRCCS

Continua la crescita dei trasferimenti ministeriali a sostegno della ricerca oncologica promossa dall’Istituto Tumori della Romagna IRST IRCCS. Sono, infatti, 2,2 i milioni di euro che il Ministero della Salute ha riconosciuto a favore delle attività di ricerca corrente – le attività scientifiche che mirano a sviluppare nel tempo le conoscenze fondamentali in settori specifici della biomedicina e della sanità pubblica – svolte nel corso del 2015 dai ricercatori del Centro. Si tratta di quasi mezzo milione in più rispetto allo scorso anno (il trasferimento fu di 1,7 milioni) per una crescita pari a circa il 30%. 

Il dato assume ulteriore rilievo alla luce dello stabilizzarsi dei finanziamenti messi a disposizione dal Ministero (erano 161,8 milioni nel 2015, quest’anno sono stati 163,3) e della virtuosa e positiva “concorrenza” degli altri IRCCS (49 di cui 12 operanti in campo oncologico, per un totale di 10.172 ricercatori impegnati, 101 dei quali IRST). Si tratta di Istituti di dimensioni spesso ben maggiori in termini sia di volumi sia di  dipendenti (tra questi risaltano il San Raffaele di Milano, l’Ospedale Maggiore di Bologna, l’Istituto Tumori Nazionale di Milano, il Policlinico San Matteo di Pavia e l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano) rispetto a IRST. Segno indiscutibile che il lavoro di studio e ricerca dei professionisti dell’Istituto rappresenta un pilastro imprescindibile della produzione scientifica nazionale, è il trend dei trasferimenti, in costante crescita “a doppia cifra” dal 2012, anno di riconoscimento della qualifica di Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, a oggi: se nel 2013 il finanziamento è stato di 900mila euro, nel 2014 si è passati a 1,4 milioni di euro (+56%) poi 1,7 milioni lo scorso anno (+30%). 

Nello specifico, il report del Ministero della Salute, stilato analizzando le differenti aree di produzione scientifica, cura, capacità di operare in rete e attrattività di risorse extra-ministeriali, a IRST sono riconosciute ottime prestazioni nell’indicatore che consente di confrontare in modo standardizzato la complessità della casistica di pazienti curati (detto case mix): IRST è secondo dietro l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT). Di notevole risalto sono, inoltre, le prestazioni nel reperimento di finanziamenti extra-ministeriali per progetti (IRST è nettamente oltre media grazie ai 2,3 milioni per progetti non Ministeriali e ai 3 milioni da privati) così come sono estremamente significativi, dal punto di vista scientifico, l’elevato indice della qualità scientifica delle pubblicazioni, valore desumibile dal numero di citazioni medie pesate (quanto gli studi IRST sono riportati da altri ricercatori, a livello mondiale, nelle proprie pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali). Sopra la media nazionale, sono anche il numero di trials clinici attivi e validati (nel 2015 erano attivi 174), a testimonianza dell’impegno nel perseguimento degli obiettivi di ricerca traslazionale e farmacologica.

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