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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Allarme sicurezza, il Siulp: "Impossibili i controlli, manca il personale"

Lo afferma Roberto Galeotti, segretario provinciale del sindacato di polizia Siulp, a seguito del comitato che si è svolto alcuni giorni fa in Prefettura

"Ben vengano i “Protocolli d’Intesa” e le sinergie tra le varie istituzioni locali stabilite nel Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, ma ormai non bastano più i buoni propositi. Quali risultati si pensano di ottenere, sulla prevenzione dei reati, mostrando una brochure di poche righe al fine di 'dare  suggerimenti circa l'installazione di sistemi di video-sorveglianza presso le abitazioni private'"? Lo afferma Roberto Galeotti, segretario provinciale del sindacato di polizia Siulp, a seguito del comitato che si è svolto alcuni giorni fa in Prefettura.

"L’autorità provinciale e locale di pubblica sicurezza (Prefetto e Questore) devono avere il coraggio di segnalare, nelle sedi opportune, che non è più possibile garantire la sicurezza dei cittadini a queste condizioni. - sostiene Galeotti -  Ad esempio è impossibile “intensificare l’attività di vigilanza e controllo da parte degli organi di Polizia Stradale, riguardo alle imminenti giornate da bollino rosso di agosto 2015”, poiché il personale in servizio presso la Polizia Stradale in provincia è talmente ridotto che non si riescono a fare sufficienti pattuglie e spesso capita che non ci siano neanche le auto per fare vigilanza stradale. Su tali problematiche, poche settimane fa, il Siulp ha inviato un dettagliato e preoccupante reportage al Ministero e allo stesso Prefetto di Forlì-Cesena".

"La situazione in Questura e al Commissariato di Cesena - continua il segretario -  è forse ancora più grave; all’aumento esponenziale di emergenze come quella dei profughi, dei reati predatori e tante altre, che richiederebbero maggiori poliziotti per gestire la difficoltà degli eventi e dare risposte serie e concrete ai cittadini, il poco personale di polizia a disposizione (con un’età media di quasi 50 anni) è sempre più in difficoltà a causa dei carichi di lavoro in continuo aumento". A questo punto il Siulp lancia l’allarme: "Nei prossimi mesi è a rischio tutto il sistema della sicurezza in Provincia. Difatti, un altro 15% di poliziotti andrà in quiescenza (che si somma ad un altro 15% di questi ultimi anni, mai sostituiti) e se non verrà avvicendato, in Questura e al Commissariato di Cesena, si rischierà la chiusura di alcuni uffici aperti al pubblico, oltre alla possibilità di non riuscire più a fare investigazioni o mettere in atto un efficace controllo del territorio".

Nei prossimi giorni, il Siulp chiederà un incontro con il Prefetto, "a cui consegnerà un’accurata descrizione dei fatti, oltre a segnalare le condizioni logistiche a dir poco disastrose sia della Questura (a giorni inizieranno importanti lavori di ristrutturazione con sicuri disagi per i cittadini e per gli stessi poliziotti) che del Commissariato di Cesena". Infine, il sindacato ribatte anche al sindaco di Forlì, Davide Drei che, a seguito dello stesso comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica del 4 agosto, si riteneva soddisfatto sul fatto che l’apertura dei Presidi di Polizia estivi (vedi Cesenatico) non aveva indebolito i reparti della città. 
"Non sappiamo chi ha fornito i dati al sindaco - conclude Galeotti -, ma quanto da lui affermato non corrisponde al vero; infatti, il 50 % del personale in forza al Posto di Polizia di Cesenatico, proviene dalla Questura di Forlì e dal Commissariato di Cesena, con ovvie ripercussioni negative in quegli uffici, già martoriati in quanto profondamente sottorganico. Tra l’altro, alcuni aggregati promessi dal ministero dell’Interno, non sono mai stati inviati, limitando così alle sole ore diurne il controllo del territorio a Cesenatico e zone limitrofe".
 

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