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Cronaca

Electrolux, i sindacati: "L'acqua saliva e nessuno faceva niente: auto danneggiate"

Dopo gli allagamenti e i disagi che si sono verificati all'interno dello stabilimento Electrolux di Forlì si alza il livello dello scontro dei sindacati. Per i lavoratori, quella di venerdì è stata una giornata di passione

Dopo gli allagamenti e i disagi che si sono verificati all'interno dello stabilimento Electrolux di Forlì si alza il livello dello scontro dei sindacati. Per i lavoratori, quella di venerdì è stata una giornata di passione, con l'acqua che è penetrata all'interno dello stabilimento fino alla decisione di fermare la produzione. Ma secondo i rappresentanti sindacali interni il peggio è stato per le auto dei dipendenti all'interno del parcheggio: molte sarebbero rimaste danneggiate.
 

Spiegano i sindacati: “Arrivati al lavoro il parcheggio aveva già circa 10 cm di acqua, tanto che l’ azienda alle ore 9 ha fornito chi lo richiedeva di calzettini e scarpe asciutte. Una volta iniziata l’ attività lavorativa, pur essendo evidente all’ azienda che il parcheggio diventava sempre più impraticabile, la Rsu non è mai stata avvisata formalmente. I delegati Rsu presenti sulle ore 9.00 circa hanno iniziato a chiedere spiegazioni ai responsabili che a voce nei corridoio o tramite telefono hanno risposto più o meno in maniera uguale, cioè che il parcheggio era praticabile e che il problema vero erano le strade. Ci hanno risposto che la fabbrica al momento era il luogo più sicuro.

L’ azienda solo dalle ore 11.00 ha deciso di mettere i dipendenti in libertà a scaglioni, linea per linea. Solo una volta usciti, ci siamo accorti che la situazione era diversa da quella che l’ azienda aveva a voce raccontato. Il parcheggio aveva l’ acqua a mezza gamba. Le persone sono state costrette a “guadare” il parcheggio agghiacciandosi, inzuppandosi e congelandosi le gambe e con i vestiti impregnati di acqua. Alcune auto erano già allagate dentro e alcune non sono partite per problemi al motore o alle centraline elettriche, tanto che c’è chi ha dovuto chiamare il carro attrezzi. Alcuni sacchi di sabbia erano stati messi all’ entrata del parcheggio ma evidentemente non erano abbastanza. In queste condizioni, è stata pura fortuna che non si siano verificati incidenti ed infortuni alle persone”.
 

Durante la riunione di lunedì la Rsu ha richiesto la copertura dei danni riconducibili all’ allagamento, ma l’ azienda ha risposto che non si ritiene responsabile dei danni alle auto subiti dai dipendenti. Inoltre è stata fatta richiesta di copertura in Contratto di Solidarietà per tutti i dipendenti rimasti a casa il giorno 6 febbraio e per i dipendenti presenti in fabbrica, la copertura per le ore restanti dopo la messa in libertà, da parte sua l’ azienda ha risposto che copre solamente i dipendenti presenti in azienda e quelli del secondo e terzo turno. Ed infine: “Riteniamo che sia molto grave la sottovalutazione del rischio che si è presentato e la conseguente mancata tempestività dei responsabili dell’azienda nel prendere decisioni di evacuazione mentre il livello dell’ acqua saliva”.

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