rotate-mobile
Cronaca

Anche a Forlì si celebra la prima Giornata Mondiale dei Poveri

La Diocesi di Forlì – Bertinoro ha preso sul serio l’invito del Papa proponendo diversi momenti, a partire da giovedì alle 20,30 a San Mercuriale con la Lectio pauperum

"Non amiamo a parole ma con i fatti". Questo il titolo della I Giornata Mondiale dei Poveri indetta da Papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia, "perché in tutto il mondo le comunità cristiane diventino sempre più e meglio segno concreto della carità di Cristo per gli ultimi e i più bisognosi". Prosegue il Papa: "Siamo chiamati a tendere la mano ai poveri, a incontrarli, guardarli negli occhi, abbracciarli, per far sentire loro il calore dell’amore che spezza il cerchio della solitudine. La loro mano tesa verso di noi è anche un invito ad uscire dalle nostre certezze e comodità, e a riconoscere il valore che la povertà in sé stessa costituisce". La Diocesi di Forlì – Bertinoro ha preso sul serio l’invito del Papa proponendo diversi momenti, a partire da giovedì alle 20,30 a San Mercuriale con la Lectio pauperum, in cui ci si preparerà insieme alla Giornata dei Poveri ascoltando la Parola di Dio e la voce di chi ha vissuto momenti di fragilità e difficoltà.

Sabato l’Unità di Strada della Capanna di Betlemme “Massimo Barbiero” dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII ha promosso, insieme alla Caritas Diocesana, alla Pastorale Giovanile, alla Pastorale Migrantes, alla Comunità Missionaria di Villaregia un evento che vuole coinvolgere i giovani della nostra Diocesi in un’esperienza di condivisione diretta con i più poveri della città. Il programma prevede, alle 18,30 la cena condivisa al centro Buon Pastore, con tutti i senza dimora ospiti di Caritas e della Capanna di Betlemme. A seguire, dopo la cena, un momento di testimonianze e di festa di ragazzi che vengono dalla strada insieme a giovani che hanno vissuto esperienze forti e significative in questo ultimo anno. Alle 23 ci si ritroverà nel chiostro di san Mercuriale per una veglia di preghiera in strada e passeremo la notte dormendo per le strade della città per sperimentare i disagi che vivono tante persone nel mondo che non hanno un tetto sulla testa.

Domenica, al mattino, i giovani saranno testimoni nelle loro parrocchie, durante le celebrazioni eucaristiche, dell’esperienza vissuta. "Non pensiamo ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza - dice il Papa -. Se vogliamo incontrare realmente Cristo, è necessario che ne tocchiamo il corpo in quello piagato dei poveri, come riscontro della comunione sacramentale ricevuta nell’Eucaristia. Il Corpo di Cristo, spezzato nella sacra liturgia, si lascia ritrovare dalla carità condivisa nei volti e nelle persone dei fratelli e delle sorelle più deboli". A conclusione di questa esperienza ci si riunirà attorno al vescovo Lino Pizzi per celebrare l’Eucarestia in Duomo alle 17.30.

Ma perché una Giornata dei Poveri? Ecco le parole di Papa Francesco: “Ai nostri giorni, purtroppo, mentre emerge sempre più la ricchezza sfacciata che si accumula nelle mani di pochi privilegiati, e spesso si accompagna all’illegalità e allo sfruttamento offensivo della dignità umana, fa scandalo l’estendersi della povertà a grandi settori della società in tutto il mondo. Dinanzi a questo scenario, non si può restare inerti e tanto meno rassegnati. Alla povertà che inibisce lo spirito di iniziativa di tanti giovani, impedendo loro di trovare un lavoro; alla povertà che anestetizza il senso di responsabilità inducendo a preferire la delega e la ricerca di favoritismi; alla povertà che avvelena i pozzi della partecipazione e restringe gli spazi della professionalità umiliando così il merito di chi lavora e produce; a tutto questo occorre rispondere con una nuova visione della vita e della società.”

Aggiunge Daniele Severi, responsabile per la zona Romagna della Comunità Papa Giovanni XXIII: "La nostra comunità, ha fatto dell’incontro con i poveri, la propria spiritualità. Don Benzi ripeteva che "nessuno ha le mani pulite di fronte ai poveri". I poveri mettono in evidenza e nostre contraddizioni, le contraddizioni di una società neoliberista mascherata da principi di libertà e progresso. Esistono delle vere e proprie “fabbriche dei poveri”. E’ arrivato il momento per la Chiesa e per la società di non fare solo opere assistenzialistiche (seppur necessarie), ma individuare i fabbricanti di poveri, gli oppressori e lottare perché tutto ciò sia fermato. Il futuro della storia dipende dalla nostra capacità di legare l’amore ai poveri con la giustizia e la dignità".

Conclude Sauro Bandi, direttore della Caritas Diocesana: “Ci troviamo di fronte ad una grande emergenza educativa che riguarda le persone e le comunità. Assistiamo ad una crescente crisi del legame sociale, della responsabilità civile e del senso di fraternità. Il principio di solidarietà affermato dalla nostra Costituzione si affievolisce e cresce un rancore aggressivo contro i poveri e gli emarginati. Questa giornata dei Poveri sarà un’occasione per riportare al centro dell’attenzione chi è più fragile; motivare ancora di più chi sta già vivendo il dono, la gratuità e il servizio come stile di vita; sensibilizzare istituzioni, corpi intermedi e tutta la società ad una vera lotta alla miseria".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Anche a Forlì si celebra la prima Giornata Mondiale dei Poveri

ForlìToday è in caricamento