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Cronaca

Animalisti contro il canile: "Dick era stato chiesto in adozione, invece l'hanno soppresso"

E' polemica tra i gestori del canale comprensoriale e i volontari che vi lavorano all'interno. A far scoppiare il caso è stata la soppressione di Dick

E' polemica tra i gestori del canale comprensoriale e i volontari che vi lavorano all'interno. A far scoppiare il caso è stata la soppressione di Dick, un vecchio cane che era stato chiesto in adozione da una volontaria. “Da due settimane il gestore rifiuta qualsiasi spiegazione”, protesta una nota dei volontari del canile.

Dick era un segugio di 19 anni e da 6 aspettava di essere adottato al canile comprensoriale forlivese. Ultimamente le sue condizioni di salute erano peggiorate: aveva perso l’appetito e scivolava nel pavimento del box rendendo vano il suo tentativo di alzarsi se non aiutato. I volontari avevano notato che, tuttavia, se veniva sollecitato a mangiare, non disdegnava la scatoletta e una volta aiutato semplicemente a mettersi in piedi, Dick si muoveva in autonomia e perlustrava l’area verde. “Avendo per lui quelle attenzioni che possono essergli garantite all’interno di una famiglia, dunque, camminava in maniera autonoma e mangiava, così come era successo sabato 6 luglio – spiega la lettera di protesta -. Consapevoli di ciò, una volontaria dell’associazione del Gruppo volontari del canile di Forlì - organizzazione di volontariato che opera all’interno della struttura comunale -  era disposta ad adottarlo per fargli passare l’ultimo periodo della sua vita in quella famiglia che non aveva mai avuto”.

Racconta l'associazione: “Lunedì 8 luglio comunichiamo questa decisione al gestore e non ricevendo nessun riscontro in forma scritta, telefoniamo al direttore veterinario della struttura che si  dice contrario all’adozione rimandando comunque al giorno successivo una risposta formale, dopo averne parlato con la coordinatrice del canile. Da questo momento in poi, non riceviamo alcun riscontro. Scopriamo che il cane è stato soppresso proprio l’indomani mattina, ovvero martedì 9 luglio giorno in cui dovevano darci riscontro, solo perché una nostra volontaria vede un sacco nero con sopra il nome di Dick ed il box vuoto. Da allora chiediamo invano chiarimenti. Noi volontari, unitamente a decine di cittadini venuti a sapere della vicenda, abbiamo sollecitato in tal senso più volte il gestore del canile, sia mediante mail che Pec, mettendo a conoscenza sia l’ ufficio protocollo del Comune che il responsabile dell’anagrafe canina. Tentativi andati vani. Arrivati a questo punto continuiamo a chiederci: come mai è stata negata l’adozione ai volontari e sulla basi di quale quadro è stato deciso l’abbattimento? Ricordiamo che il canile è una struttura pubblicata e non può ignorare le richieste di chiarimenti sia da parte di privati cittadini che delle associazioni animaliste”. 

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