rotate-mobile
Cronaca

L'Apollo può diventare come il "Verdi" di Cesena? "Bello, ma è un progetto molto difficile"

Fare del cinema-teatro Apollo, forte dei suoi 103 anni, un locale di successo: identitario per la storia che porta con sé, suggestivo per l'allestimento dei locali

Fare del cinema-teatro Apollo, forte dei suoi 103 anni, un locale di successo: identitario per la storia che porta con sé, suggestivo per l'allestimento dei locali. E' possibile tutto questo? L'esempio più evidente viene dalla vicina Cesena, dove un'analoga struttura, il “Verdi” da teatro è diventato un locale molto frequentato non solo come discoteca, ma anche per la ristorazione, gli eventi culturali e le convention aziendali. Può essere questa la strada per il locale di via Mentana cui è stata annunciata recentemente la chiusura definitiva, dopo che già nel 2012 erano state sospese le proiezioni regolari cinematografiche?

ForlìToday l'ha chiesto a Luigi Di Placido, tra i fondatori del “Verdi” a Cesena, ma soprattutto responsabile provinciale del Silb, il sindacato dei locali da ballo. Un punto di vista sicuramente specializzato, di chi si occupa quotidianamente di questi temi. Di Placido è cauto sulle prospettive dell'Apollo: “E' nobile e comprensibile dispiacersi quando queste strutture chiudono, in molti hanno ricordi positivi, affetti legati a certi luoghi. Ma poi c'è chi è chiamato a tirare una riga e fare le somme”. E i conti per strutture del genere non è facile farli tornare: “Il mondo è cambiato moltissimo rispetto a 14 anni fa, quando aprì il Verdi a Cesena. Tutto il mondo dei locali da ballo è in seria difficoltà, con le discoteche che non sono più sulle 'mappe' di molti giovani, pur esercitando sempre un'attrattiva importante. Chi affronta progetti su spazi come quelli dell'Apollo deve essere consapevole degli ingenti costi, ma anche della burocrazia, dal momento che la bellezza e la storicità del locale comporta anche l'intervento delle Sovrintendenze, che permettono pochissime modifiche anche all'interno. E' croce e delizia al tempo stesso, anche se alla fine si ha la disponibilità di un locale che è ben diverso da un capannone per le discoteche o da una hall di hotel per le convention: c'è quindi sicuramente un grande valore aggiunto”.

Il Tour al Cinema Apollo

Continua Di Placido: “Rilevare, ristrutturare e gestire non è facile”. Quest'ultimo passaggio poi è tutt'altro che scontato: “I cosiddetti locali 'multiformat' richiedono dieci mesi di apertura l'anno, iniziativa infrasettimanali e attività artistiche all'interno. Il tutto poi con la domanda: 'C'è spazio per un locale multiformat'?”. Niente di impossibile, certo, se si ha un buon progetto imprenditoriale: “Con le adeguate risorse tutto si può fare, ed anche se il locale è in pieno centro, pur scontando il problema dei parcheggi, se tira e piace, il pubblico trova comunque un modo per arrivarci”. Tuttavia, aggiunge Di Placido: "I miei colleghi responsabili provinciali del Sindacato dei locali da ballo segnalano che tutt'Italia è piena di teatri in disuso su cui ci sono difficoltà nel riutilizzo”. Per Di Placido, invece, per l'immediato è consigliabile un intervento del Comune: “Sotto la supervisione del Comune, si può indirizzare la struttura ad una vocazione culturale specifica”. Attraverso questo primo rilancio “si possono poi fare avanti nuovi privati interessati a rilevare i locali. La via mediana per impedirne il degrado, in attesa di una decisione definitiva – conclude Di Placido – è di inserirlo nel tessuto culturale della città”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

L'Apollo può diventare come il "Verdi" di Cesena? "Bello, ma è un progetto molto difficile"

ForlìToday è in caricamento