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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Predappio

"Apologia di fascismo": l'Anpi denuncia la manifestazione del 28 ottobre a Predappio

La manifestazione è senza dubbio alcuno apologia del fascismo", è la motivazione esternata dai partigiani dell'Anpi

Il presidente nazionale dell'Anpi, Carla Nespolo, ha presentato alla Procura di Forlì una denuncia-querela nei confronti di coloro che il 28 ottobre scorso ha partecipato alla commemorazione della "Marcia su Roma" che si è svolta a Predappio. Querela anche nei confronti di Selene Ticchi D'Urso, militante (ora sospesa) di Forza Nuova che in occasione della marcia 'nostalgica' aveva indossato la maglietta con la scritta "Auschwitzland".

"La manifestazione è senza dubbio alcuno apologia del fascismo", è la motivazione esternata dai partigiani dell'Anpi. L'associazione ricorda di aver chiesto di vietare la manifestazione con la preoccupazione che "avrebbe prestato il fianco alla realizzazione di molteplici reati". Cosa poi avvenuta secondo l'Anpi: la marcia "ha rappresentato l'occasione per una rievocazione criminale del fascismo: dalle divise al saluto romano, è stato tutto un celebrare il ventennio, in spregio della barbarie che esso ha rappresentato".

Si legge nell'atto di denuncia-querela firmato da Nespolo: "È sufficiente esaminare i video pubblicati sui siti dei giornali maggiormente diffusi per verificare come serpeggi chiaramente tra i manifestanti il desiderio di un ritorno al passato. Non meno preoccupanti le aspirazioni degli stessi di un recupero dei tempi che furono attraverso le speranze riposte aggressivamente in movimento politici (come Casapound) che agli ideali fascisti si conformano. Se la manifestazione è stata di per sé inquietante, particolarmente gravi sono apparsi due episodi. Durante il raduno è stato portato a celebrare Mussolini un ragazzino, evidentemente incoraggiato dalla madre ad indossare la divisa dei Balilla e che ripeteva ossessivamente quanto la mamma andava dicendo ai cronisti. Segnale inequivocabile del fatto che, in un momento di completa perdita dei valori, anche la gioventù è educata all'odio".

"Non meno terrificante l'immagine di Selene Ticchi D'Urso, candidata nel 2017 a Budrio quale sindaco, che alla celebrazione di Predappio indossava una maglietta con la scritta “Aushwitzland”: l'interessata, che peraltro non era la sola ad esibire quella disgustosa figura, ha ironizzato sul fatto che si trattasse di una scelta mossa da humor nero. E, invece, trattasi chiaramente di una sprezzante istigazione all'odio razziale, peraltro in un momento pericolosissimo di forte tensione sociale - si legge nel documento -. Insomma, l'ennesimo corteo di camerati in camicia nera che espongono simboli dell'odio (svastiche, fasci littori o celtica) e porgono, con fare osannante, il saluto romano al sacrario di Benito Mussolini, unito agli episodi più compiutamente sopra descritti, rappresenta una evidente violazione della XII disposizione di attuazione della Carta costituzionale che vieta la ricostruzione del partito fascista".

Per Nespoli "la manifestazione che si è svolta a Predappio il 28 ottobre 2018 è senza dubbio alcuno apologia del fascismo. Né si può affermare che la celebrazione della marcia su Roma sia una forma manifestazione del pensiero posto che anche la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha in più di un'occasione affermato che in base all'articolo 10 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'uomo, taluni diritti si possano anche comprimere nel momento in cui non sono conformi ai principi generali dell'ordinamento costituzionale dei vari Paesi".

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