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Cronaca

Approvato il nuovo statuto dell'Alma Mater, riconosciuto il multicampus

E' stato approvato dal Senato Accademico dell'Università di Bologna (con 40 voti favorevoli, 1 astenuto e 1 contrario), dopo avere ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione (18 voti favorevoli, 6 contrari, 2 assenti), il nuovo statuto

E' stato approvato dal Senato Accademico dell'Università di Bologna (con 40 voti favorevoli, 1 astenuto e 1 contrario), dopo avere ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Amministrazione riunitosi questa mattina (18 voti favorevoli, 6 contrari, 2 assenti), il nuovo statuto dell'Alma Mater.  Il documento, predisposto dalla Commissione Statuto, ai sensi dell'articolo 2 della Legge 240/2010 (Riforma Gelmini), si compone di 42 articoli suddivisi in cinque parti.

L'articolato è frutto dell'intenso lavoro della Commissione che, nel corso di numerose riunioni, ha coinvolto tutta la comunità accademica: 40 riunioni plenarie, 21 audizioni con le diverse componenti della comunità accademica cui hanno partecipato circa 260 persone, 15 incontri con gli Organi accademici. Da parte di Facoltà, Dipartimenti, Aree, Sindacati, Associazioni studentesche, singole categorie e componenti sono pervenuti alla Commissione oltre 200 documenti con centinaia di emendamenti, numerosissimi dei quali sono stati accolti.

“Sono particolarmente soddisfatto del risultato finale – commenta il Rettore Ivano Dionigi – che costituisce un punto di equilibrio tra le molteplici e divergenti istanze avanzate dalla comunità accademica. Sono soprattutto grato a tutti coloro che hanno contribuito con spirito collaborativo e talvolta anche critico a trovare soluzioni convincenti e innovative per un ateneo singolare per la sua storia, la sua complessità e per la sua specificità legata ad una conformazione multicampus che insiste su 5 sedi”.

“Cuore e cardine dell'Università saranno i Dipartimenti, destinatari delle risorse, dove verranno inquadrati i docenti e dove verrà riportato a unità naturale il binomio ricerca-didattica – prosegue il Rettore -. Per quanto riguarda i due Organi principali, Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione ci si è attenuti al criterio della distinzione della loro natura e funzione: il primo, elettivo tra tutte le componenti dell’Ateneo e pertanto rappresentativo dell’intera comunità universitaria, delinea gli indirizzi politici e normativi; il secondo, designato tra candidati interni ed esterni all’Ateneo sulla base delle competenze, rappresenta l’organo amministrativo decisionale. Il buon funzionamento di una grande istituzione – che voglia essere, come l’Alma Mater, anche una istituzione grande – presuppone la responsabilità di tutti, a cominciare dal Rettore che può essere sfiduciato”.

Rettore - Resta in carica 6 anni, non rinnovabili; viene eletto da professori e ricercatori, componenti del Consiglio studentesco, rappresentanti degli studenti negli Organi collegiali delle strutture (voto pesato con un coefficiente pari al 7% del rapporto tra l'elettorato attivo professori/ricercatori e l'elettorato attivo studenti), dal personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato (voto pesato con un coefficiente pari al 18% del rapporto tra l'elettorato attivo professori/ricercatori e l'elettorato attivo personale tecnico-amministrativo). Viene eletto a maggioranza assoluta dei voti, se partecipa la maggioranza assoluta dei votanti; in caso di mancata elezione al primo turno si procede con il sistema di ballottaggio tra i primi due.


Senato – E' composto da 35 membri: Rettore, 6 rappresentanti degli studenti, 10 direttori di Dipartimento, 15 professori/ricercatori per aree, 3 rappresentanti del personale tecnico-amministrativo. Resta in carica 3 anni, ciascun membro può essere rinnovato una sola volta. E' l'Organo di rappresentanza della comunità universitaria, concorre all'amministrazione generale e alla nomina dei membri del CdA. Esprime pareri obbligatori al CdA su materie quali: didattica, ricerca, bilancio, servizi agli studenti, attivazione/soppressione corsi. Gli elettori possono esprimere una o due preferenze: una di esse dovrà necessariamente riguardare una candidata di genere femminile e l'altro un candidato di genere maschile, pena l'annullamento della seconda preferenza.

Consiglio di Amministrazione - E' composto da 11 membri: Rettore, 2 studenti, 5 interni nominati dal Senato, 3 esterni nominati dal Senato. Resta in carica 3 anni. Il Comitato di Selezione (formato da 5 membri di cui 3 esterni nominati dal Rettore e 2 interni nominati dal Senato) formula una rosa di candidati almeno doppia rispetto al numero di membri da designare. Per quanto riguarda i 3 membri esterni, il Rettore, la Consulta del Personale tecnico-amministrativo e la Consulta dei Sostenitori individuano ciascuno un candidato da proporre al Senato. Le proposte avanzate dal Comitato di Selezione devono essere espresse a maggioranza qualificata di quattro/quinti. I membri del Cda non devono essere portatori di alcun interesse economico-professionale in conflitto con le attività dell'Ateneo e non devono ricoprire o aver ricoperto cariche politiche o sindacali nell'anno precedente.

“Il nuovo assetto, ridisegnato dal nuovo Statuto, mira ad una configurazione multicampus davvero policentrica – continua il Rettore –. L'articolato tutto è sotteso da una concentrazione omogenea e unitaria di tutto l'Ateneo: i vari campus della Romagna si struttureranno con Unità Organizzative di Sede federate con i Dipartimenti e Scuole ponte coordineranno i corsi di Bologna e della Romagna. L'interazione dell'Ateneo con le diverse realtà locali in cui esso opera viene resa sistematica e proficua attraverso l'inedito spazio della Consulta dei Sostenitori, che vedrà insieme soggetti finanziatori di tutte le cinque sedi”.

Dipartimenti - Sono le articolazioni organizzative per lo svolgimento delle funzioni di ricerca scientifica e attività didattica. Per la costituzione di un dipartimento occorre un numero di professori e ricercatori non inferiori a 50. In considerazione dell'assetto multicampus dell'Ateneo, è possibile derogare da tale limite per i dipartimenti della Romagna (Cesena, Forlì, Ravenna, Rimini). I dipartimenti responsabili di offerta formativa su diverse sedi costituiscono Unità Organizzative di Sede dove ci siano almeno 12 professori/ricercatori. L'Unità Organizzativa di Sede ha un Responsabile, eletto dal Consiglio di Dipartimento, rinnovabile una sola volta. Ogni Dipartimento partecipa ad almeno una Scuola.

Scuole - Sono le strutture organizzative di coordinamento delle attività di formazione e di raccordo tra i Dipartimenti. Ogni Scuola si dota di un proprio regolamento. Sono organi delle Scuole: Presidente (un professore ordinario eletto dal Consiglio della Scuola che resta in carica 3 anni, rinnovabile una sola volta), il Consiglio.

Consiglio di Campus - Presso ciascuna delle sedi di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini è istituito un Consiglio di Campus per il coordinamento organizzativo delle attività didattiche e di ricerca. E' dotato di autonomia gestionale e organizzativa. E' composto dai direttori dei Dipartimenti con sede nel Campus, i responsabili delle Unità Organizzative di Sede, i presidenti delle Scuole, una rappresentanza degli studenti, un rappresentante del personale tecnico-amministrativo, il responsabile amministrativo-gestionale del Campus, un rappresentante designato congiuntamente da Enti locali ed Enti di sostegno. Il Consiglio elegge tra i professori un coordinatore che lo presiede che dura in carica 3 anni ed è rinnovabile una sola volta.


Consiglio di coordinamento dei Campus - Ha il compito di raccordare l'organizzazione dei Campus ed è composto da: Prorettore alle sedi di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, i coordinatori dei Consigli di Campus, un rappresentante degli studenti, i responsabili amministrativo-gestionali dei Campus e un rappresentante per ciascuna sede designato dai rispettivi enti locali di intesa con gli enti di sostegno.

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