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Cronaca

Non conosce bene l'italiano e si procura una patente falsa per evitare l'esame: arrestato

Il giudice Nunzia Castellano (pubblico ministero Francesca Rago) ha convalidato l'arresto, condannandolo per direttissima ad un anno di reclusione

Gli agenti della Volante della Questura di Forlì, nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio disposto dal questore Loretta Bignardi e al quale hanno preso parte anche gli agenti della Polizia Municipale, hanno arrestato giovedì pomeriggio un 35enne di nazionalità cinese dopo esser stato trovato con documenti falsi. L'extracomuitario è stato fermato in un posto di controllo in via Ravegnana.  Alla richiesta del personale in divisa, ha esibito una patente di guida ed una carta d’identità italiana che da un primo esame parevano regolari, ma sui quali vi era un nome diverso rispetto all’intestatario della vettura. 

Alla richiesta di spiegazioni, l'uomo si è innervosito e nel cercare di recuperare altri documenti da esibire per liberarsi d’impaccio, è stato tradito dalla presenza di un pacchetto di sigarette semiaperto, buttato sul tappetino, dal quale sembrava fuoriuscire qualche piccolo involucro di cellophane sospetto, che ben presto si è rivelato essere sostanza stupefacente. 

E’ scattata subito una perquisizione, che ha consentito il recupero di un modesto quantitativo di droghe leggere (un paio di grammi di hashish e marijuana) ma anche un’altra carta d’identità elettronica, in questo caso rilasciata dal Comune di Forlì, con la foto dell’uomo, ma con generalità diverse rispetto a quelle contenute nei documenti mostrati al momento del primo controllo, che coincidevano con quelle dell’intestatario del veicolo: queste ultime erano le sue vere generalità, confermate dagli accertamenti effettuati subito dopo in Questura attraverso la comparazione delle impronte digitali. 

La patente e la carta d’identità mostrate all’inizio sono state attentamente analizzate dal Nucleo Specializzato sul falso documentale operativo al comando della Polizia Municipale, che ha prodotto una relazione analitica dalla quale è emersa la totale contraffazione di tali documenti. In seguito, gli agenti hanno perquisito anche la sua abitazione e l’annesso laboratorio artigianale di produzione imbottiti, senza però trovare altri elementi da contestare rispetto a quanto già emerso.

Si ipotizza che il cittadino cinese, che vive da tempo in città, e che ha sempre lavorato in regola e non ha mai riportato precedenti, si sia procurato la patente falsa poiché a causa della sua scarsa conoscenza della lingua italiana non poteva superare l’esame teorico di guida; poi si sarebbe fornito anche della carta d’identità falsa, con le stesse generalità della patente, per mostrarsi il più possibile credibile in caso di controllo.

Il giudice Nunzia Castellano (pubblico ministero Francesca Rago) ha convalidato l'arresto, condannandolo per direttissima ad un anno di reclusione, pena sospesa con la “condizionale” in ragione della incensuratezza dell’imputato, che quindi dopo avere trascorso una notte in cella, è stato rimesso in libertà. L’auto sulla quale viaggiava è stata sottoposta a fermo amministrativo e nei suoi confronti è stata applicata la sanzione amministrativa per la guida senza patente.  Altra segnalazione è stata inoltrata in Prefettura per il possesso per uso personale della sostanza stupefacente sequestrata.
 

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