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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Nella banda dei furti con l'abbraccio anche una donna incinta: tre arresti

Una banda di tre romeni, due 27enni ed una 35enne, è stata stanata in un'azione congiunta svolta dagli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti

Sono degli autentici maestri dei furti di orologi preziosi con la tecnica dell'abbraccio. E tra questi vi era una donna colpita da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Lucca per simili precedenti. Una banda di tre romeni, due 27enni ed una 35enne, è stata stanata in un'azione congiunta svolta dagli agenti della Squadra Mobile e delle Volanti della Questura di Forlì. L'episodio si è consumato giovedì.

Nel mirino era finito un anziano. Quest'ultimo è stato avvicinato dalla 35enne, in stato di gravidanza, la quale, con la tecnica dell’abbraccio, ha cercato di distrarlo. Il furto non si è concretizzato, ma un poliziotto libero dal servizio, in forza alla Squadra Mobile, ha notato la scena, seguendo a distanza la donna allontanarsi con fare sospetto e frettolosamente a bordo di un’auto ove all’interno vi erano altri due persone a bordo. La vettura si è data precipitosamente alla fuga in direzione della Tangenziale, per poi fermarsi all’arrivo delle volanti allertate dallo stesso agente.

Un abbraccio e il Rolex sparisce: la banda colpisce ancora

Una volta identificati tutti gli occupanti (formalmente tutti senza fissa dimora), è emerso sin da subito a carico della donna incinta una misura cautelare in carcere da eseguire emessa dal Tribunale di Lucca per diversi reati di furto con destrezza (con la tecnica dell’abbraccio) consumati in Versilia lo scorso agosto. Alla guida della vettura vi era un 27enne, trovato con una tessera sanitaria risultata oggetto di un furto commesso alcuni mesi fa a Zola Predosa (Bologna) e per questo motivo denunciato per ricettazione.

Addosso alla coetanea non sono stati rinvenuti oggetti di provenienza illecita. I tre, su disposizione del pubblico ministero Sara Posa, sono stati arrestati in flagranza per il reato di tentato furto aggravato (dall’essere almeno in tre persone e ai danni di persona anziana). Processati per direttissima, sono stati condannati a due anni di reclusione (pena sospesa). Resta in carcere la donna gravata dall'ordinanza di custodia cautelare. L’auto sulla quale viaggiavano era risultata già oggetto di segnalazioni nel territorio dell’Emilia Romagna e risultava una dei 51 mezzi intestati ad una prestanome di origini rumene.  


 

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