Assalto al bancomat, colpi di kalashnikov ad altezza d'uomo: i proiettili all'esame dei Ris
Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Meldola, guidati dal capitano Rossella Capuano, proseguono a tambur battente, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Investigativo
Si aggira intorno ai 40mila euro il bottino dell'assalto al bancomat della filiale forlimpopolese della Banca Romagna Cooperativa, in piazza Trieste. Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Meldola, guidati dal capitano Rossella Capuano, proseguono a tambur battente, coadiuvati dai colleghi del Nucleo Investigativo del comando provinciale di Forlì-Cesena. Queste sono le ore dell'acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, non solo dell'area specifica, di possibili testimonianze e dello studio dei reperti trovati in loco.
VIDEO - La devastazione dopo la sparatoria in piazza Trieste
Un piano ben elaborato, che prevedeva la presenza di un bandito pronto anche a far fuoco. A sangue freddo sono stati esplosi ad altezza d'uomo diversi colpi di kalashnikov, presumibilmente AK-47. Gli investigatori hanno trovato sei proiettili, che saranno inviati al Ris di Parma per gli esami balistici del caso. La paura è alle spalle ed i militari tempestivamente intervenuti nella nottata tra domenica e lunedì sono regolarmente operativi. Il tutto si è consumato in una manciata di secondi. Interminabili per chi li ha vissuti in prima persona.
La banda specializzata in assalti al bancomat ha colpito intorno all'1.45. E' stata scelta una filiale già colpita col gas esplosivo nel febbraio 2017 e da un paio di altre rapine ancora prima. I malviventi hanno utilizzato la solita tecnica della marmotta, vale a dire saturare l'erogatore di denaro con gas esplosivo. La deflagrazione è stata forte ed è stata udita a lunga distanza nel cuore della notte. Sentita anche da due carabinieri impegnati in un posto di controllo in viale Matteotti, che subito hanno capito quanto era accaduto. Gli uomini dell'Arma sono arrivati così sul posto ,al massimo in due minuti.
Quello che segue è puro terrore: i militari trovano di fatto un malvivente incappucciato già appostato e pronto a sparare in loro direzione per coprire la fuga della banda e il recupero del denaro andato disperso nell'esplosione. Una gragnola di colpi, sparati da una parte all'altra di una piazza (a circa 40 metri) a quell'ora per fortuna deserta. Un proiettile colpisce l'auto di servizio, altri due infrangono la vetrina posta dietro. In mezzo diverse auto parcheggiate nel piazzale e il fumo che ancora persiste sull'area. Per fortuna nessuno resta ferito, ma la tragedia è sfiorata, un paio di metri di differenza e il colpo che ha colpito la macchina di servizio avrebbe potuto infrangere un finestrino e colpire un militare.
I carabinieri non hanno fatto a tempo a replicare al fuoco che i ladri, una banda di 3 o 4 persone, sono fuggiti a folle velocità con un'auto di grossa cilindrata. E' possibile che quegli istanti siano stati necessari ai banditi per recuperare i cassetti col denaro. I militari di pattuglia si sono subito lanciati all'inseguimento, tenendo l'auto scura dei fuggitivi per circa un chilometro, ma purtroppo perdendoli di vista in seguito a causa dell'altissima velocità della fuga.