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Cronaca

Commercianti alla Gdf: "Colpito il commercio già in crisi"

Le organizzazioni dei commercianti, con il direttore dell'Ascom Alberto Zattini e quello di Confesercenti Giancarlo Corzani, entrano in polemica con la Guardia di Finanza, in particolare sui controlli degli scontrini

Le organizzazioni dei commercianti, con il direttore dell'Ascom Alberto Zattini e quello di Confesercenti Giancarlo Corzani, entrano in polemica con la Guardia di Finanza, in particolare con le modalità di comunicazione, giudicate “spettacolarizzate” dell'attività di repressione dell'evasione fiscale mediante la mancata emissione dello scontrino fiscale. Ben altri sono i terreni su cui battere per reprimere il fenomeno, dicono dalle due associazioni.

 

ALTRI SONO GLI EVASORI. Così Corzani e Zattini: “Il più recente rapporto sulla criminalità organizzata, riferisce che le attività “imprenditoriali” della Mafia SpA producono 63 miliardi di euro all’anno di liquidità, con la quale si stanno comprando l’economia buona del nostro Paese, senza scontrino, ovviamente”. E ancora: “I cittadini sanno quante volte ricevono o non ricevono ricevute fiscali da artigiani e fatture da professionisti”, indicando insomma altre strade da battere.

 

LA POLEMICA. Nel commercio, invece, “da alcuni mesi si è accentuata la strategia della Guardia di Finanza di accompagnare l’azione di controllo, con una forte campagna di comunicazione rispetto al tema sensibile dell’evasione nel nostro Paese. Tra i rischi di una scelta di questo tipo, c’è la possibilità di far passare il messaggio sbagliato e produrre effetti collaterali assai dannosi. La raggelante rassegna stampa originata dalla più recente conferenza stampa locale è il tipico esempio di un pessimo servizio alla comunità ed in particolare ad una categoria di lavoratori, i commercianti, mai come in questa fase, in difficoltà”.

 

LA “REALTA' DEL COMMERCIO”. E ancora: “I cittadini forlivesi sanno benissimo qual è la dimensione reale del problema, poiché sono in grado di testimoniare con la loro esperienza quotidiana, cosa accade realmente. Sanno quanto è normale avere lo scontrino nei nostri negozi e in che misura e circostanze accade a volte di non riceverlo. Quindi conoscono il tema dell’evasione fiscale e di come si articoli in modo diverso tra le varie categorie, percorrendo non solo il nostro territorio, ma la nostra intera penisola in largo e soprattutto in lungo.” Invece, la realtà sarebbe “quella di un settore che è in gravissima crisi di redditività, a partire dalla grande distribuzione, ma soprattutto nella piccola e piccolissima impresa. Nell’assurdo meccanismo originato dalle mille forme di prelievo a cui è sottoposto un imprenditore del commercio, spesso assoggettato ad aliquote ingiustificabili, se non perché imposte da un Erario, per primo convinto di agire in un sistema economico fisiologicamente caratterizzato da quote di evasione, ebbene in un territorio come il nostro, con i comportamenti tipici della stragrande maggioranza dei nostri imprenditori, quelli che non ce la fanno più e che di fatto non sono più imprese, perché non riescono più a produrre reddito sufficiente, sta drammaticamente aumentando”.


“Questo è il vero problema che ogni giorno affrontiamo con i commercianti, come Associazioni di categoria, mentre le nostre cooperative di garanzia sono state messe in questi mesi sottopressione come non mai, per consentire agli imprenditori di avere dalle banche finanziamenti sempre più difficili eppure necessari per pagare le tredicesime ai dipendenti e le merci ai fornitori. Consentiteci, di esternare la grandissima amarezza di chi rappresenta una categoria che, in larga parte, ha davanti un anno, il 2012, che a previsione generale sarà il peggiore di un periodo, per noi lungo già oltre un quinquennio, di grandi difficoltà”.

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