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Cronaca

Profughi volontari: scopa e paletta per pulire gli spazi del Parco della Resistenza

Quattordici profughi si alterneranno quotidianamente, venendo impiegati in operazioni di cura dei giardini

Una squadra di volontari è pronta ad entrare in azione, per pulire e riordinare al meglio il Parco della Resistenza, andando ad affiancare così l'operato di Maurizio Cimatti, dell'Unità Verde del Comune di Forlì. Quattordici profughi si alterneranno quotidianamente, venendo impiegati in operazioni di cura dei giardini, oltre a dare cibo agli animali presenti nell'area particolarmente frequentata da famiglie e bambini. Nei prossimi giorni, informa l'assessore al Welfare, Pace e Diritti Umani, Raoul Mosconi, "i volontari saranno impegnati nel ripristino del parco a seguito del nubifragio di giovedì, con la raccolta di detriti e rami pericolanti. Per questo motivo alla squadra di due volontari normalmente impiegati per l'attività ordinaria se ne aggiungeranno altranno altri due o quattro, a seconda delle esigenze".

L'attività rientra nell'ambito di un progetto organizzato dalla Croce Rossa Italia, in collaborazione con l'amministrazione comunale. "Una ventina di rifugiati richiedenti asilo - spiega il presidente della Croce Rossa, Davide Gaudenzi - hanno superato un corso base e sono a tutti gli effetti volontari di Croce Rossa. Vengono impiegati per attività semplici, come già avvenuto in occasione dei Mercoledì del Cuore, in allestimenti di campi e distribuzione di viveri". Da Forlì è partita recentemente anche la volontaria Francesca Capitelli, impegnata al progetto di vacanze e volontariato “Welc(h)ome Volunteers”, finalizzato a potenziare la capacità della Croce Rossa di servire le isole di Lampedusa Linosa. "Si tratta di una ragazza, a conoscenza anche del linguaggio Lis dei segni, che ha aiutato un bimbo sordomuto", conclude Gaudenzi.

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