rotate-mobile
Cronaca

Ausl 'in ritardo' nei pagamenti, la replica: "Dati non corretti"

Tempi di pagamento delle Aziende Sanitarie Locali, arriva pronta la replica della Direzione Ausl di Forlì, dopo l'attacco del consigliere regionale del PdL Luca Bartolini che sottolineava l'ultimo posto in Emilia-Romagna

Tempi di pagamento delle Aziende Sanitarie Locali, arriva pronta la replica della Direzione Ausl di Forlì, dopo l'attacco del consigliere regionale del PdL Luca Bartolini che sottolineava l'ultimo posto in Emilia-Romagna da parte proprio dell'Azienda forlivese. "E' utile chiarire alcuni concetti e puntualizzare i dati - si legge in una nota -  I pagamenti vengono effettuati con la disponibilità di cassa, ovvero i soldi presenti materialmente sul conto corrente, e non con i dati di bilancio".

"E' evidente a chiunque abbia competenze economiche anche rudimentali che pagare il più tempestivamente possibile i fornitori eviti di riconoscere interessi per i ritardati pagamenti e possa contribuire a migliorare i bilanci.  Perciò migliorare i bilanci e pagare tempestivamente i fornitori sono concetti che vanno di pari passo. Proprio per questo, e anche grazie a numerose rimesse di cassa straordinarie effettuate dalla Regione Emilia-Romagna a partire dal 2010, la nostra Azienda ha lavorato per migliorare i tempi di pagamento, pari, nel 2009, a 540 giorni, facendoli scendere nel 2010 a 360 giorni. I dati pubblicati recentemente dalla stampa, quindi, non corrispondono a quelli che risultano alla nostra Azienda. I numeri  diffusi dalla Cgia di Mestre, d’altronde, non sono stati prodotti dalla stessa Cgia, ma estrapolati direttamente dal sito di Assobiomedica e riguarderebbero i pagamenti effettuati nel solo mese di settembre agli aderenti a tale Associazione".

"Il dato reale dei tempi di pagamento della nostra Azienda a settembre 2011 - prosegue la nota - era pari comunque a 420 giorni, non 509: si tratta sicuramente di un dato non buono, ma la differenza rispetto a quanto riportato è di tre mesi. Il dato di settembre è il peggiore del 2011 perché coincide con il cambio dei programmi per il pagamento delle fatture, che ha determinato un rallentamento temporaneo, ora rientrato. E’ chiaro che tornare a 360 giorni non costituisce un obiettivo sufficiente e che continueremo a lavorare, anche con il supporto della Regione, per ridurre i nostri tempi di pagamento: pensiamo che nel 2012 si possa arrivare a 270 giorni, perché pagare prima fa bene ai conti, e costituisce un pezzo della cosiddetta “cura” che evidentemente si basa sullo spendere e pagare meglio, non sul tenere in cassa i soldi, non si sa bene per farne che cosa".

La controreplica di Bartolini è immediata: "L'indagine della Cgia di Mestre aveva gli stessi parametri per tutte le Ausl d'Italia, non solo per quella di Forlì. Detto questo, il dato relativo ai ritardi nel pagamento dei fornitori resta incredibilmente alto per l'azienda forlivese, anche se si prende in considerazione il valore “corretto" fornito dalla direzione dell'Ausl di Forlì, che come al solito si è affrettata a smentire il sottoscritto ma non ha fatto alcuna precisazione dopo la pubblicazione dell'indagine della Cgia. I 420 giorni di ritardo sono comunque un valore tra i peggiori dell'Emilia Romagna e pare di capire che lo scorso anno si sia addirittura fatto peggio del 2010. Per il 2012, a voler essere attenti alle esigenze dei fornitori, si potrebbe avere un obiettivo un tantino più ambizioso di 270 giorni di ritardo, che sono sempre la bellezza di nove mesi!"
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ausl 'in ritardo' nei pagamenti, la replica: "Dati non corretti"

ForlìToday è in caricamento