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Cronaca

Ausl Romagna, Uil: "Unione non soddisfacente, tanti lavoratori precari"

Il sindacato annuncia un presidio con i lavoratori sotto la sede legale dell'Azienda sanitaria unica della Romagna

"L’Azienda Sanitaria Unica della Romagna è una realtà che ha unito le Ausl di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini, che serve oltre 1.100.000 residenti. Nessuno pensava che in pochi anni si sarebbe completato un progetto tanto complesso, tant’è che a nostro avviso, il risultato attuale non può considerarsi ancora soddisfacente". Lo dichiara in una nota il sindacato Uil.

Il sindacato rimarca diverse criticità: "Le valutazioni portano tutte ad una medesima conclusione ovvero che nell’ambito della definizione del Finanziamento al SSR in Romagna vi è un finanziamento pro capite inferiore a quello della maggioranza degli altri territori della Regione, e le differenze che si sono recuperate fino al 2017 non sono in alcun modo sufficienti al fabbisogno della Ausl Romagnola, o meglio del fabbisogno delle collettività locali. A questo si aggiunge il tema delle dotazioni organiche. I continui richiami del personale a coprire turni scoperti saltando ferie e riposi e accumulando anche centinaia di giorni di ferie pregresse o di ore non recuperate, l’assenza di una vera stabilizzazione del personale con il costante utilizzo di personale precario con contratti molti dei quali al di sotto di un anno, l’impossibilità di definire anche regolamenti basilari per l’organizzazione del lavoro (part time, mensa, diritto allo studio, piena applicazione di quelle norme contrattuali che permetterebbero una vera valorizzazione della struttura organizzativa e del personale) denotano una scarsa se non del tutto assente volontà di voler far funzionare una realtà unica nel suo genere. Assenza di volontà che va imputata a tutti i livelli di responsabilità a partire da quelli regionali sino a quelli di vertice all’interno della Azienda".

"Per questo - come Uil di Cesena Forlì Ravenna e Rimini - abbiamo inoltrato nei giorni scorsi una specifica richiesta alla CTSS (Conferenza dei Sindaci) della Romagna per aprire un confronto sulla rimessa in moto della Ausl della Romagna. Allo stesso tempo venerdì, saremo presenti con un presidio sotto la Sede Legale della Ausl della Romagna per far sentire la voce di migliaia di lavoratori stanchi di una impasse che vede dotazioni organiche sottostimate e temi contrattuali fermi al palo da oltre tre anni".

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