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Banconote false, fenomeno in aumento: come riconoscerle. Il taglio da 50 euro il più contraffatto

È di oltre 33mila euro il valore delle 826 banconote false sequestrate nel corso del 2023 dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza

È di oltre 33mila euro il valore delle 826 banconote false sequestrate nel corso del 2023 dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì, a seguito di attività dirette alla sicurezza in materia di circolazione dell’euro e al contrasto del fenomeno del “falso monetario” che, in rapporto all’anno precedente, evidenzia un aumento del fenomeno che, comunque, non si discosta da quello di altre omologhe realtà provinciali. 

Tra le banconote false sequestrate quelle con taglio da 50 euro (366 esemplari, per un valore di 18.300 euro) sono le più “scambiate”, seguite da quelle da 20 euro (235 pezzi, per un corrispondente valore pari a 4.700 euro), da 10 euro (102 esemplari, per un corrispondente valore pari a 1.020 euro), da 100 euro (75 biglietti, per un corrispondente valore di 7.500 euro), da 5 euro (44 biglietti, per un totale di 220 euro), e, con due pezzi ciascuno, da 200 e da 500 euro (corrispondenti a 1.400 euro). 

I Comuni maggiormente interessati al fenomeno sono risultati quelli più popolosi di Forlì e di Cesena, seguiti in misura più contenuta da quelli di Cesenatico e di Savignano sul Rubicone; le connesse ipotesi di reato in tema di falsificazione monetaria e spendita - al momento a carico di ignoti - sono state segnalate alla Procura della Repubblica. 

Le banconote oggetto del sequestro da parte dei Reparti del Corpo della provincia di Forlì-Cesena sono essenzialmente riconducibili a quelle spese nei centri commerciali e gli esercizi della grande distribuzione, nonché i vari supermercati locali e gli autogrill presenti sul tratto autostradale della provincia, ritirati dagli Istituti di Vigilanza; versate presso la “cassa continua” degli Istituti di credito. 

Gli approfondimenti operativi delle Fiamme Gialle forlivesi, ora, saranno finalizzati a individuare i centri di produzione e di distribuzione delle banconote contraffatte per evitare che le frodi siano portate a conseguenze ulteriori; il fine è anche quello di privare le organizzazioni criminali dei propri beni, accertando eventuali ulteriori illeciti economico-finanziari strettamente connessi, tra cui violazioni fiscali, casi di riciclaggio di proventi illeciti, truffe finanziarie e così via. 

Osserva la Guardia di Finanza: "La tipologia di crimini in trattazione interessa trasversalmente tutto il territorio nazionale e richiede in molti casi un'approfondita conoscenza delle tecnologie informatiche e il ricorso a sofisticate strumentazioni.  Per questo l’invito è quello di tenere sempre alta l’attenzione nella ricezione e spendita delle banconote, senza tralasciare quei minimi segni sulle stesse che possano celare la falsificazione. Le banconote euro sono caratterizzate da molteplici elementi di sicurezza; per riconoscere immediatamente la loro genuinità è consigliabile attenersi a quattro regole base: toccare, guardare, muovere, controllare.  È importante verificare tutte le caratteristiche di sicurezza confrontando, eventualmente, la banconota sospetta con un'altra di pari valore e sicuramente genuina.  Contrastare la falsificazione dell’euro contribuisce ad accrescere l’affidabilità e la sicurezza della moneta unica, simbolo tangibile dell’unità europea". 

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