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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Contributo del Comune fino a 5mila euro per rimuovere i tetti in amianto: presentato il bando

Non c'è un “click day”, ma i fondi saranno erogati per le domande ammesse in base all'ordine cronologico

In arrivo un bando, finanziato con un fondo di 80mila euro del Comune di Forlì, per erogare contributi destinati allo smantellamento dei tetti in cemento-amianto in strutture produttive, commerciali, terziarie e agricole, anche se dismesse. La pubblicazione è prevista per giovedì o venerdì prossimi, non c'è un “click day”, ma i fondi saranno erogati per le domande ammesse in base all'ordine cronologico. 

A presentare il bando sono stati questa mattina gli assessori all'Agricoltura Marco Catalano e all'Ambiente Giuseppe Petetta. “Si tratta del primo bando di questo tipo in Comune – spiega Catalano -. L'importo massimo finanziato è il 50 percento della spesa per la rimozione e lo smaltimento del cemento-amianto, con un tetto massimo di 5.000 euro”. Il Comune pubblicherà sul proprio sito anche un contatore a scalare, indicativo della disponibilità di fondi, così da permettere a chi è interessato d sapere se ha senso fare la domanda, dato che vengono soddisfatte in ordine di tempo.

“Il bando è stato condiviso con le associazioni di categoria – riprende Petetta -. E' destinato ai piccoli interventi di piccole aziende o di chi si trova ad aver ereditato strutture, magari dismesse. Sosteniamo gli interventi dei privati, dopo che abbiamo fatto molto per rimuovere l'amianto nelle strutture pubbliche”.

Per le utenze domestiche l'amianto viene smaltito gratuitamente da Alea nella misura massima di 300 chili all'anno per utente, che però deve essere rimosso e confezionato a cura del cittadino, mediante imprese specializzate. Per le utenze non domestiche, invece, il costo è completamente a carico del proprietario dell'immobile, sia la rimozione che lo smaltimento. Il Comune interviene ogni anno con circa 40-50 ordinanze in cui si ordina la messa in sicurezza, che però non necessariamente è rappresentata dalla rimozione perché il cemento-amianto è pericoloso quando si disgrega sotto gli effetti degli agenti atmosferici: è solo a quel punto che libera delle polveri che possono essere pericolose per l'uomo se inalate.

La Regione da parte sua ha aperto un bando da 4,5 milioni di euro, in cui si possono richiedere fino a 150mila euro di contributi, mentre anche l'Inail eroga fondi in tal senso. Lo scopo del bando regionale è intercettare grandi strutture che hanno grandi manufatti edili in eternit, mentre il bando comunale è focalizzato su piccole situazioni, molte delle quali in ambito agricolo come allevamenti e attrezzaie. “Chi ottiene il contributo comunale non può fare domanda per quello di Regione e Inail”, spiega infine Catalano. Ogni richiedente può fare richiesta per più edifici, ma il secondo edificio finisce in fondo alla graduatoria dei primi edifici. Si può richiedere il contributo sia per bonifiche di cemento-amianto avvenute dal 1 gennaio 2023 sia per bonfiche ancora da realizzare fino alla fine di maggio 2024, con la rendicontazione da presentare entro giugno 2024.

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