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Cronaca Centro Storico / Via Maurizio Bufalini

Il "Basso Investimento" diventa maggiorenne e propone una lunga festa di compleanno

Il Basso Investimento fin dalla sua fondazione, nel 1999, ha sempre avuto come interesse e come dice il nome una cultura che partisse dal "basso".

Il “Basso Investimento” diventa maggiorenne. Il circolo Arci di Piazza Bufalini festeggia il diciottesimo compleanno con una serie di eventi in calendario, che proseguiranno fino a giugno. Si è iniziato martedì scorso con una simpatica e romantica festa per celebrare San Valentino, venerdì sarà ospite dj Cali, storico dj del Vidia. Il 23 febbraio è prevista un'esplosiva jam session a tutto blues, capitanata dal chitarrista Gianni Donati. Si proseguirà l’8 marzo per la Festa della Donna: nell'occasione il palco sarà tutto per la cantautrice Valeria Caputo, considerata la “nipotina” di Joni Mitchell, con lettura di varie poesie dedicate alle donne. Il 9 marzo sarà la volta di Fly Suit Kissenetol, un gruppo di musica elettronica. L'ingresso è sempre libero, ma occorre prima fare la tessera sociale.

Il Basso Investimento fin dalla sua fondazione, nel 1999, ha sempre avuto come interesse e come dice il nome una cultura che partisse dal “basso”. Il termine cultura abbraccia molte discipline e quelle che l’associazione ha sempre avuto a cuore sono state senza mezzi termini la musica, prima di tutto, poi  la fotografia, le arti visive e svariate mostre legate a questi temi. Non disdegnando di toccare altre discipline, come le rappresentazioni teatrali e le presentazioni di libri con gli autori. La sua caratteristica importante è di essere ubicato nel centro storico e pur con uno spazio medio-piccolo a disposizione si sono potuti realizzare molti eventi, i quali hanno dato un ottimo feedback in termini di qualità della proposta, accoglienza e livello culturale. Insomma una buona gestione per un Circolo storico in ambito forlivese che vuole dare nuovi impulsi e proposte per la città.

"Abbiamo ospitato alcuni musicisti noti a livello nazionale ma essenzialmente giovani musicisti emergenti - dice il presidente Yari   D'Alessandro - con le proprie idee melodiche, le proprie sensibilità ritmiche. Giovani artisti che meritano di essere conosciuti meglio e sempre di più perché sono loro che porteranno la musica verso il futuro e caratterizzeranno sempre di più il ruolo di aggregazione culturale che devono avere i nostri Circoli; presìdi di democrazia oltre che di svago, di incontro. E dio sa se ce n’è bisogno di questi tempi". Il Circolo si è fatto conoscere anche fuori dei confini comunali, ha allargato la base sociale e si è gettato anima e corpo, man mano che gli anni passavano, in tutto quello che ribolliva nell’humus socio-culturale della popolazione giovanile forlivese per farla conoscere, farla crescere. E’ così che si è rapportato allo spirito e ai fondamenti della filosofia, della cultura, degli orientamenti delle associazioni culturali che da tempo danno lustro a questa città.

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