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Cronaca

Approvato il bilancio, Drei: "Nessuna tassa in più sulla casa e Irpef progressiva"

"Oggi abbiamo approvato un bilancio sofferto, costruito in condizioni difficili e in un contesto caratterizzato da un drammatico calo delle risorse che impone ai Comuni di farsi carico per primi del risanamento del Paese"

"Oggi abbiamo approvato un bilancio sofferto, costruito in condizioni difficili e in un contesto caratterizzato da un drammatico calo delle risorse che impone ai Comuni di farsi carico per primi del risanamento del Paese. Eppure, nonostante questo, abbiamo un bilancio approvato che ci consente di amministrare garantendo la qualità e la quantità dei servizi del nostro welfare". Così il Sindaco di Forlì, Davide Drei, a conclusione dell'iter consiliare che ha portato nel tardo pomeriggio di oggi all'approvazione del bilancio di previsione 2015.


 

"Come Comune abbiamo compiuto uno sforzo imponente per il contenimento della spesa, siamo intervenuti su personale e organizzazione della macchina amministrativa - ha proseguito Drei -. Non abbiamo minimamente intaccato i servizi fondamentali e più vicini alle persone, salvaguardando il welfare, la scuola per tutti e il contributo al sostegno dell'occupazione giovanile, senza disinvestire su cultura e rilancio del centro storico che rimangono delle priorità".


 

"Per sostenere un asse strutturale quale è il nostro sistema di protezione sociale - ha sottolineato il Sindaco -, è stato necessario intervenire su una leva per molti anni inalterata, come l'Irpef, mantenendo però il principio della progressività. Ma abbiamo voluto dare un altro segnale preciso: quest'anno, per la prima volta, la casa, che per la maggior parte delle famiglie è un bene costruito con grandi sacrifici, non è stata toccata da incrementi fiscali. Così come non si è messo mano alla pressione sul sistema produttivo, il cui rilancio è una delle condizioni fondamentali per lo sviluppo dell'occupazione e per l'uscita dalla crisi.


 

In conclusione, "dobbiamo uscire da una visione che molti vorrebbero residuale dei Comuni – ha detto Drei – perché il Comune sarà sempre più chiamato ad essere baricentro delle strategie del territorio e non potrà occuparsi solo di politiche riparatorie, ma anche e soprattutto di sviluppo e di promozione dei giovani, in un'ottica di efficientamento e di ottimale gestione delle risorse”.

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