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Cronaca

Bilancio del Comune, taglio netto dell'Irpef per 14mila forlivesi: si risparmiano 71 euro a testa

Taglio dell'addizionale comunale Irpef: è il provvedimento tributario più significativo previsto nel bilancio di previsione 2019 del Comune di Forlì.

Taglio dell'addizionale comunale Irpef: è il provvedimento tributario più significativo previsto nel bilancio di previsione 2019 del Comune di Forlì. Il municipio incasserà 1,3 milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno, ma il vantaggio fiscale non sarà per tutti. Tecnicamente verrà ampliata la platea di chi gode dell'esenzione, portata dalla soglia di 8.000 euro a quella di 15.000 euro. In sostanza, quindi, il prossimo anno circa 14mila forlivesi risparmieranno in media 71 euro di tasse   quando andranno a fare la dichiarazione dei redditi, andandosi ad aggiungere ai circa 21mila che già non pagavano l'addizionale. Il Comune ha definito di ridurre l'aliquota sullo scaglione tra 15mila e 28mila euro dallo 0,77 allo 0,70. Tuttavia il vantaggio fiscale medio per questa fascia sarà appena di 3 euro a dichiarante. Complessivamente il gettito dell'addizionale Irpef calerà dai quasi 12 milioni di euro del 2018 ai 10,6 del 2019.

“E' una riduzione di pressione fiscale pensata per le fasce più deboli della popolazione - sintetizza il sindaco Davide Drei – a cui si accompagnano riduzioni tariffarie a parità di servizi erogati. Complessivamente è un bilancio che grava meno sulle tasche dei forlivesi: un segno tangibile, il miglior bilancio che si potesse fare dopo anni difficili”. Drei indica anche le caratteristiche del prossimo bilancio del Comune, che porta a 28 milioni di euro gli investimenti (grazie allo svincolo di 5,4 milioni dal patto di stabilità interno) che si tramuteranno in nuovi cantieri e sviluppo, “un piano di opere pubbliche mai fatto prima”, sempre secondo il primo cittadino.

VIDEO - Il sindaco: "Tagliamo le tasse, raccogliamo i frutti del risanamento"

Si tratta di un bilancio elettoralistico? Secondo il sindaco no: “E' l'ultimo bilancio della mia amministrazione, che mi rende soddisfatto di un percorso fatto in questi anni. Nei primi anni abbiamo tenuto conto di situazioni inattese che ci hanno portato a manovre finanziarie correttive, tra cui un milione di euro di debiti fuori bilanci e 8 milioni di disavanzo dopo una rimodulazione di debiti medio periodo. In totale quasi 10 milioni di euro da coprire, un'operazione che non poteva non essere fatta sia per gli obblighi di legge, sia per tenere in equilibrio i conti del Comune. Ed oggi vediamo i risultati di queste manovre”. 

I numeri del bilancio del Comune di Forlì

In generale calano i dipendenti del Comune che risultano essere 659 nel 2017, al netto di quelli trasferiti nell'unione dei Comuni. Cala anche la spesa del personale che nel 2017 è stata di 30,4 milioni di euro. Risulta in calo anche il debito pubblico del Comune, che passa dai 92,3 milioni di euro nel 2017 agli 84,8 milioni del 2018, con previsione per il 2019 di arrivare a 79,8 milioni. Nella sua parte corrente il bilancio avrà un volume di 96,8 milioni di euro, in netta riduzione rispetto ai 121,4 milioni del 2018, ma il fatto è esclusivamente contabile. Il Comune infatti trasferisce ad Alea la riscossione della Tari e il relativo impiego per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, una “partita” che incide sul bilancio del Comune circa 25 milioni di euro.

Come saranno spese le risorse

Nel 2019 quindi, il Comune spenderà 3,2 milioni per la cultura, 4,9 milioni per la gestione degli edifici pubblici, 10,7 milioni per i servizi dell'istruzione, 12,7 milioni per i servizi sociali, 1,5 milioni per il verde urbano, 6,5 milioni per la mobilità. A questi si aggiungono i 34,7 milioni previsti per pagare il personale e i 20 milioni impiegati per i servizi generali. Non sono infine all'orizzonte rincari di altre tasse o delle tariffe dei servizi a pagamento: vengono infatti confermate le aliquote Imu e Tasi e tutti gli “sconti” sulle varie tariffe, dalle rette degli asili all'Imu per gli affitti a canone concordato, dalla riduzione dell'occupazione di suolo pubblico per i cantieri in centro (ne hanno beneficiato circa 50 interventi di ristrutturazione) alla riduzione dell'Imu per gli interventi edilizi sempre in centro.

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