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Cronaca

Elezioni, il bilancio della cultura: "Una rivoluzione: prima si decideva cosa doveva piacere a tutti, ora si promuove il senso critico"

La definisce una “piccola rivoluzione” il sindaco Gian Luca Zattini, quella relativa alla gestione delle politiche culturali a Forlì. “Abbiamo promosso un'idea di cultura per tutti e non solo destinata agli 'intelligenti'"

La definisce una “piccola rivoluzione” il sindaco Gian Luca Zattini, quella relativa alla gestione delle politiche culturali a Forlì. “Abbiamo promosso un'idea di cultura per tutti e non solo destinata agli 'intelligenti'. Il bilancio che do è davvero positivo, l'assessore Valerio Melandri non si è limitato alla gestione ordinaria”, continua il sindaco. “Il nostro obiettivo non è stato definire la cultura, fare il Minculpop, ma aiutare le persone a sviluppare il proprio senso critico”, aggiunge Melandri.

“In passato veniva definito a priori cosa era la bellezza, le amministrazione precedenti decidevano cosa doveva piacere al pubblico. Ma noi non siamo la cultura, noi diamo opportunità a chi ha idee e proposte culturali per la città, e abbiamo collaborato con tutti”, sempre Melandri, tirando le somme dei suoi 5 anni alla guida dell'assessorato, nella presentazione del bilancio di fine mandato relativo appunto alla cultura. “Il nostro mantra è stato: la cultura accessibile a tutti, comprensibile, altrimenti non serve a niente”, sempre l'assessore. E cita come esempi l'iniziativa 'Un'opera al mese', che ha portato 8.000 persone a conoscere alcuni dei tesori dell'arte della città, oppure le 75mila presenze alle iniziative estive dell'Arena San Domenico, “che abbiamo realizzato, sobbarcandoci dei costi, anche durante il Covid, salvando molte compagnie che operano nel settore”.

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Cultura

Le politiche culturali, per Melandri, sono state orientate “a fare ciò che potesse valorizzare le peculiarità della nostra città, Forlì non è Firenze e non si può fare ciò che viene già fatto da altre parti”. Per cui le quattro peculiarità forlivesi sviluppate sono state il Miglio Bianco (il cosiddetto quartiere razionalista, con il recupero di viale della Libertà, del monumento alla Vittoria e dei Giardini pubblici, gli stili architettonici del primo Novecento, l'arrivo a breve del Museo della Ginnastica e dell'Auditorium Conad, oltre ad uno studio per aprire i mosaici del volo nell'ex Collegio aeronautico); Caterina Sforza, “il cui nome era finito dimenticato, mentre per esempio a Mantova hotel, ristoranti e cibi sono dedicati a Virgilio” (il festival a lei dedicato, il recupero in corso della Rocca, che quest'anno ospiterà gli eventi estivi); il 'San', il progetto di 'Spazi artistici nuovi' intorno al San Domenico; ed infine Aurelio Saffi e il Risorgimento (su cui è in corso il restauro di Villa Saffi).

L'assessorato alla Cultura ha così erogato 390mila euro di contributi all'anno alle associazioni e ha raccolto 700mila euro con l'Art Bonus. “L'istituto Masini è diventato una fondazione”, aggiunge Melandri. Mentre per i contenitori culturali “non è vero che mancano le autorizzazioni della Sovrintendenza allo spostamento della collezione Verzocchi, che in palazzo Albertini avrà spazi doppi, è una follia descriverla come una riduzione”. E il “Premio Verzocchi”, istitutito pochi mesi fa, è un “oltre, non è un'ampliamento della collezione perchè la collezione è già chiusa e finita; quest'anno il premio ha valutato le opere per 3 quadri che saranno rappresentativi dei nuovi lavori (medico e rider) e sugli incidenti sul lavoro”.

Tra le altre iniziative Melandri cita “Cara Forlì”, la manifestazione estiva dedicata al liscio, che rappresenta “la nostra idea di cultura: popolare, immediata”. Così come la manutenzione delle opere d'arte “che negli ultimi 20 anni non è stata fatta, abbiamo così controllato l'Ebe, recuperato un gesso del Canova praticamente dimenticato”.

Università

Sul fronte dell'università, il bilancio di mandato di Zattini l'arrivo dei corsi di laurea di Medicina, l'acquisizione dell'Hotel della Città per realizzarci uno studentato di eccellenza, la maggiore fruibilità al pubblico delle aree del Campus (dal giardino al parcheggio) anche come simbolo di una maggiore permeabilità tra università e città. Ed ancora: il trasloco previsto della biblioteca universitaria al Santarelli per permettere il restauro della Biblioteca Ruffilli; il Campostrino destinato già dalla prossima settimana ad accogliere le lezioni universitarie con i suoi 250 posti. Ed infine l'attivazione dei corsi di laurea di “Ingegneria nautica” a partire dal prossimo anno accademico. Attualmente il campus di Forlì è il più grande della Romagna, con 6.657 iscritti e il +16% di immatricolazioni nel 2023-2024.

Politiche internazionali 

Il Comune di Forlì è stato coinvolto in iniziative di solidarietà internazionale per il Libano (ForLibano, 23 giovani libanesi accolti a Forlì), l'Ucraina (5.000 rifugiati interni raggiunti da aiuti sanitari e psicologici), la Palestina (screening mammografici per oltre 6.000 donne). Il Comune ha ottenuto in totale 424mila euro di finanziamenti nel quinquennio per queste iniziative di cooperazione internazionale. 
 

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