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Cronaca Meldola

Blocco assunzioni all'Irst, interviene la Cgil: "Aiutiamo i ricorsi"

L'Italia, ragiona il sindacato, e' in Paese "non solo strano, ma anche incomprensibile. Con una mano si distribuiscono prebende e con l'altra mano si impediscono assunzioni di qualità"

"L'Irst di Meldola da troppo tempo aspetta l'assunzione di 46 professionisti indispensabili alla sua attivita' e la stabilizzazione del personale con oltre 36 mesi di lavoro precario". Cosi' la Cgil di Forli', "stanca di limitarsi alla denuncia dello sperpero di risorse pubbliche, delle continue lesioni dei diritti di questi operatori e sempre piu' preoccupata per i disservizi inevitabili che si creano", ha annunciato il "pieno supporto tecnico ai lavoratori che intendono rivolgersi al Giudice del lavoro per vedersi riconoscere il diritto all'assunzione a tempo indeterminato".

L'Italia, ragiona il sindacato, e' in Paese "non solo strano, ma anche incomprensibile. Con una mano si distribuiscono prebende e con l'altra mano si impediscono assunzioni di qualità". Nello specifico dell'Istituto romagnolo per la cura in campo oncologico, ricostruisce la Cgil, nel 2014 la Regione Emilia-Romagna con la legge di istituzione dell'Ausl Romagna lo inserisce a pieno titolo nel sistema sanitario regionale, "con l'impegno di sviluppare la rete oncologica romagnola". E "con lo stesso provvedimento, l'azionariato pubblico sale al 70% con la Regione prima azionista, ed assesta l'azionariato privato, che e' un privato sociale senza scopo di lucro, al 30%".

Il pasticcio lo scorso settembre quando, "a seguito di una legge delega poi dichiarata in parte incostituzionale, il governo emana un decreto che blocca in modo indistinto l'assunzione di personale in tutte le aziende a partecipazione pubblica, in attesa di ulteriori decreti che definiscano quali societa' saranno soggette al blocco e quali profili professionali possono essere esentati".  Si blocca cosi' l'assunzione di 46 professionisti selezionati con procedure concorsuali pubbliche, "una ferita profonda ad un Istituto che ha sempre piu' la necessita', per raggiungere gli obiettivi dati, di reperire ed attirare talenti e professionisti altamente qualificati". Cosi' come la realizzazione del piano occupazionale del 2016 e il completamento degli accordi di stabilizzazione del personale con oltre 36 mesi di lavoro precario. Ora, a sette mesi dall'emanazione del decreto, e dopo "numerose sollecitazioni ad intervenire" Regione e cda Irst "rimangono assolutamente silenti, in attesa di ulteriori provvedimenti governativi". Non la Cgil. (fonte Dire)

LA REPLICA - La direzione dell'Irst, se da una parte conferma la problematica parla di "toni della Cgil di Forlì incomprensibili e non condivisibili nella sua nota stampa". L'Irst ricorda che "il Decreto legislativo 175/16, Decreto delegato della cosiddetta “Legge Madia”, in vigore da fine settembre 2016, disciplina la gestione delle aziende partecipate pubbliche, tra cui anche IRST. Il Decreto blocca temporaneamente, fino ad avvenuto percorso di riorganizzazione, le assunzioni a tempo indeterminato. Il Decreto è tuttora operativo nonostante il Governo sia stato chiamato dal Consiglio di Stato ad emanare un Decreto correttivo, previa intesa con le Regioni. Lo sblocco delle assunzioni nell’IRST verrà pertanto disposto non appena sarà emanato questo Decreto correttivo".
 
"Deve essere poi ricordato che l’Istituto opera in una Regione, l’Emilia-Romagna, che le assunzioni le fa, non le blocca, a partire da quelle del personale sanitario. Una Regione che ha dato vita al Patto per il lavoro, da cui sono derivati due Accordi sottoscritti nel 2016 con Cgil, Cisl e Uil e le Rappresentanze sindacali della dirigenza, dipendente e convenzionata, che hanno comportato l’immissione di oltre 2.580 professionisti e operatori - medici, infermieri, ostetriche, tecnici - nelle strutture e nei servizi sanitari dell’Emilia-Romagna. Un risultato reso possibile anche grazie ad un investimento da parte della Regione di 25 milioni di euro".
 
In tale contesto, fino al blocco vigente dal settembre 2016 per effetto del Decreto delegato, l’IRST ha attuato una politica di valorizzazione e stabilizzazione del personale che ha consentito di ridurre i rapporti di precariato e di aumentare quelli a tempo indeterminato.


 

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