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Cronaca Meldola

Borse di studio "Augusto Fabbri": premiati due giovani ricercatori dell'Irst

Un lavoro estremamente importante, testimoniato da Dino Amadori, direttore scientifico IRST IRCCS, che ha ricordato come la collaborazione tra IOR e IRST sia la chiave per valorizzare i giovani ricercatori che lavorano in Istituto

Martedì, nella sala “Carlo Mainetti” dell’IRST IRCCS di Meldola, si è tenuta la cerimonia di consegna delle Borse di studio 2014 “Augusto Fabbri”, rese possibili grazie all’importante lascito in favore dell’Istituto Oncologico Romagnolo, di Augusto Fabbri di Forlì, scomparso il 30 luglio del 2009. Le borse di studio sono state assegnate, come di consueto, a un medico e a un biologo del Laboratorio di Bioscienze IRST IRCCS.

Rispettivamente a Giuseppe Schepisi, oncologo del Gruppo di Patologia Uro-ginecologico e alla giovane ricercatrice Samanta Salvi. In particolare, il progetto presentato dalla dott.ssa Salvi, mira a determinare le differenze genetiche tra i pazienti affetti da tumore prostatico avanzato che causano una diversa risposta a due specifiche terapie (abiraterone ed enzalutamide). Il fine ultimo è quello di avvicinarsi sempre più ad una medicina personalizzata in grado di stabilire a priori la strategia terapeutica specifica più efficace per le caratteristiche del singolo paziente e del tumore.

Un lavoro estremamente importante, testimoniato da Dino Amadori, direttore scientifico IRST IRCCS, che ha ricordato come la collaborazione tra IOR e IRST sia la chiave per valorizzare i giovani ricercatori che lavorano in Istituto e restituire ai cittadini un servizio oncologico di qualità. Amadori ha ringraziato in modo particolare Evelina Righi, vedova di Fabbri, sottolineando l’importanza di gesti come il lascito solidale per il progresso delle ricerche scientifiche in Italia. Secondo Fabrizio Miserocchi, direttore IOR, queste importanti borse di studio, giunte alla quinta edizione, sono un segno tangibile della generosità e della lungimiranza che Augusto Fabbri ha dimostrato nei confronti dell’Istituto Oncologico Romagnolo e dell’IRST. Un gesto meritevole, da un uomo che ha caratterizzato la propria vita di sacrifici e solidarietà e che si è posto l’obiettivo di promuovere la ricerca scientifica in campo oncologico, offrendo la possibilità di investire sui “nostri” giovani.

L’Istituto Oncologico Romagnolo da sempre crede e investe nei giovani, solo nel 2014 ha sostenuto, grazie alla generosità di cittadini e aziende romagnole, quasi 50 tra borse di studio e contratti di collaborazione in favore di medici, biologi, ricercatori, psiconcologhe e data manager che svolgono le loro attività di ricerca e assistenza nel territorio romagnolo. Il contributo di Fabbri dimostra come questo impegno sia di ispirazione per incredibili gesti di solidarietà e di come le idee e i sogni delle persone possano rimanere scolpiti in eterno.

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