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Cronaca

Borseggiatrici seriali imperversavano al mercato, ma la polizia già le aspettava: due arresti

Venerdì mattina la Polizia di Stato ha arrestato, nella flagranza di reato, due borseggiatrici seriali che operavano all’interno del mercato cittadino, cogliendole proprio nel momento in cui avevano appena sottratto un portafoglio

Borseggiatrici seriali arrestate. Venerdì mattina la Polizia di Stato ha arrestato, nella flagranza di reato, due borseggiatrici seriali che operavano all’interno del mercato cittadino, cogliendole proprio nel momento in cui avevano appena sottratto un portafoglio ad una donna residente a Forlì. L’arresto è stato effettuato da operatori della Squadra Mobile e dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì, a conclusione di un servizio predisposto proprio al fine di contrastare questo odioso fenomeno che, negli ultimi tempi, aveva visto una certa recrudescenza in città. 

Grazie all’analisi effettuata su precedenti casi, denunciati in Questura nei giorni precedenti, era stato possibile restringere il cerchio sulle persone da ricercare, poiché alcune giovani donne erano state ritratte dalle telecamere del centro in situazioni prossime al compimento dei borseggi. Quello che le immagini hanno svelato è che ricorrevano frequentemente le sagome delle stesse donne, riconosciute per il loro abbigliamento, nelle zone dove le vittime avevano subìto il furto del loro portafoglio. In più, in un caso le borseggiatrici avevano anche prelevato del denaro al bancomat, usando fraudolentemente le tessere presenti nei portafoglio sottratti. Gli agenti, quindi, avendo presente alcuni capi di abbigliamento caratteristici, cappelli e occhiali particolari in uso alle borseggiatrici al momento in cui avevano fatto i prelievi al bancomat, si sono messi a pattugliare le aree del mercato cittadino che più frequentemente erano state il luogo della commissione dei borseggi.
Così, ad un certo punto, sono rimasti colpiti da due figure femminili, una delle quali aveva in testa un cappello identico a quello che era stato fissato dalle telecamere del bancomat qualche giorno prima. Le due donne sono state seguite ed osservate a distanza e così gli agenti hanno percepito di avere individuato le persone giuste quando, osservandole, hanno capito che l’interesse che evidenziavano per le merci esposte era del tutto fasullo, mentre invece erano ben più interessate ad osservare i movimenti delle clienti delle bancarelle.

Ad un certo punto, una delle due donne ha fatto da copertura, prelevando dagli scaffali un capo di abbigliamento fingendo di essere interessata ma di fatto usandolo per riparare da sguardi indiscreti i movimenti della complice, che con mossa fulminea ha prelevato il portafoglio da una borsetta che la proprietaria aveva distrattamente appoggiato sul bancone mentre visionava alcuni vestiti. Gli agenti sono immediatamente intervenuti riuscendo quindi a recuperare il portafoglio, che conteneva 100 euro ed altre carte e tessere bancarie.  L'arresto, alle 11 circa, è avvenuto in presenza di decine di persone che affollavano il luogo, le quali, percependo quanto stava accadendo davanti ai loro occhi hanno inscenato spontanei applausi incoraggiando e sostenendo  gli agenti che stavano operando.

Le due donne sono state portate in Questura ed a seguito di perquisizione sono stati recuperati strumenti di travisamento (occhiali da sole e da vista con lenti trasparenti, maglie, foulard, cappelli di vario genere) nonché denaro contante (circa 300 euro) ed alcuni oggetti in oro, parte dei quali precedentemente rubati. Dalla loro identificazione è anche emerso che a loro carico risultavano parecchi precedenti per reati identici: si tratta di due giovani bulgare, senza fissa dimora, professioniste del borseggio. Entrambe sono state arrestate, ma solo una di loro è andata subito a processo nella mattinata di sabato, in quanto l’altra, essendo in stato avanzato di gravidanza, è stata rimessa in libertà e verrà processata lunedì prossimo con separato procedimento. Il giudice, De Leva, ha avallato la richiesta di convalida dell’arresto formulata dal Pubblico Ministero Laura Brunelli, condannando l’arrestata alla pena di un anno e cinque mesi di reclusione. A suo carico il Questore di Forlì ha emesso provvedimento di divieto di ritorno.
 

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