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Cronaca Meldola

Terremoto e neve, anche gli animali in difficoltà: trasferiti a Meldola 25 bovini

La solidarietà del sistema allevatori emiliano-romagnoli ha saputo mostrare tutto il suo valore anche in occasione della drammatica situazione che stanno vivendo le popolazioni terremotate del Centro Italia

La solidarietà del sistema allevatori emiliano-romagnoli ha saputo mostrare tutto il suo valore anche in occasione della drammatica situazione che stanno vivendo le popolazioni terremotate del Centro Italia, e più nello specifico gli allevatori di quei territori oggi così martoriati anche dalle intense precipitazioni nevose.

Infatti, nella tarda serata di venerdì 25 capi bovini provenienti dall’azienda agricola di Umberto Beccerica, situata a Gualdo in provincia di Macerata, sono stati ricoverati nella stalla di Roberto Ruffilli, a Meldola, che non più tardi della mattinata di giovedì aveva contattato l’Associazione regionale allevatori dell’Emilia Romagna (Araer) dichiarando di mettere a disposizione dei colleghi di Marche o Abruzzo che lo avessero richiesto fino a  200 postazioni per altrettanti capi di bestiame.

La macchina organizzativa per liberare le 70 vacche rimaste sotto il crollo della stalla di Umberto Beccerica, 55 bovine da latte e 15 soggetti da carne di razza Marchigiana, già gravemente danneggiata dal terremoto dell’agosto scorso e oggi praticamente crollata a causa delle ultime scosse di terremoto e del peso dei due metri di neve caduti, si è messa immediatamente in moto anche grazie al coordinamento scattato tra Araer e Aia (Associazione italiana allevatori) che ha favorito la massima sinergia operativa tra i Vigili del Fuoco, i Servizi veterinari locali e di Forlì, e i mezzi di trasporto che avrebbero caricato e trasportato il bestiame alla stalla di Roberto Ruffilli.

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